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Formula 1
F1, la Mercedes sarà davvero battibile? Configurazione a basso coefficiente di carico e DAS le carte vincenti
Il via del Mondiale 2020 di F1 è sempre più vicino (3-5 luglio). Sul tracciato del Red Bull Ring (Austria) suonerà la campana, dopo il “non GP d’Australia” per via di alcuni casi positivi in McLaren. E’ passato tanto tempo da quel che sarebbe dovuto accadere il 15 marzo a Melbourne, ma poi sappiamo come è andata a finire…
Nel corso dei test, la Mercedes però ne aveva approfittato per far paura a tutti e l’unico piccolo campanello d’allarme riguardava l’affidabilità della power unit, vista la ricorrenza di alcune criticità. Sarà questo l’unico punto debole dell’armata di Brackley? A Spielberg avremo senz’altro le idee più chiare. Di fatto, quanto visto a Barcellona (Spagna), sotto certi aspetti, è paragonabile a una partita di poker e nessuno ha voluto scoprire le sue carte. Tuttavia sulla costanza di rendimento e la velocità della W11 davvero poco da dire.
E allora questa monoposto sarà davvero battibile? Consideriamo gli aspetti noti. La vettura anglo-tedesca è passata alla configurazione a basso coefficiente di carico, quella studiata dalla Ferrari l’anno scorso. Il vantaggio chiaro è quello di aumentare le velocità di punta sui rettilinei proprio per la minor resistenza all’avanzamento. Insieme alla configurazione aerodinamica leggera, James Allison ha voluto abbinare il Dual Axis Steering system (DAS) per permettere al pilota di modificare la convergenza delle ruote anteriori e quindi aumentare le temperature delle gomme sull’avantreno. Quindi si ottiene una macchina con tanto grip meccanico grazie a questa soluzione, senza però rinunciare alle alte velocità sui rettilinei proprio per la conformazione aerodinamica a basso coefficiente di carico.
Un vantaggio che in gara e in qualifica permette di controllare con precisione le temperature degli pneumatici e migliorare l’inserimento in curva. In Austria, Mercedes non tradirà la sua filosofia votandosi al concetto outwash dell’ala anteriore, cavallo di battaglia della Ferrari, copiato da diversi team. E in particolare verrà omologata una benzina che dovrebbe ridurre i rischi di affidabilità al motore, dopo i ripetuti cedimenti registrati nell’impianto di lubrificazione durante i test invernali menzionati. Le novità sono anche altre: verrà rivisto il bracket della sospensione posteriore contestato a Melbourne perché non ci sarà più la presa d’aria dei freni aggiuntiva che la FIA aveva vietato. Con la messa a punto del DAS a Brackley stanno valutando di riprendere anche la simulazione delle ruote sterzanti posteriori. In sostanza, la Stella a tre punte potrebbe riservare altre sorprese…
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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