Formula 1

F1, Lewis Hamilton nuovamente sul caso Floyd: “Mi sento sopraffatto dalla rabbia”

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Un clima surreale quello che si respira in questi giorni negli Stati Uniti. La vicenda legata a George Floyd, il 46enne afroamericano morto a Minneapolis dopo aver subito violenze da un poliziotto bianco, ha riacceso la fiamma delle divisioni razziali nella realtà degli States. Le manifestazioni, con derive violente, sono molte purtroppo e l’opinione pubblica mondiale è indubbiamente colpita da ciò che sta accadendo.

Tra i personaggi che più vivono in prima persona la situazione è il sei volte iridato in F1 Lewis Hamilton. Il pilota della Mercedes, dopo aver espresso parole molto dure nei confronti della F1 (rea di non aver preso una posizione decisa in merito alla questione razzismo), raccogliendo poi il consenso da parte degli altri piloti (Charles Leclerc e Daniel Ricciardo, per fare un esempio), ha nuovamente detto la propria tramite un lungo post pubblicato nella sera di martedì su Instagram, dove appunto ha spiegato che la rabbia abbia preso il sopravvento per una criticità ricorrente, sulla quale non è ancora stata trovata una soluzione.

IL POST DI LEWIS HAMILTON

Sono completamente sopraffatto dalla rabbia alla vista di un tale sfacciato disprezzo nei confronti della vita della nostra gente. L’ingiustizia che i nostri fratelli e le nostre sorelle devono affrontare in tutto il mondo, giorno dopo giorno, è disgustosa e DEVE finire. Quest’ultima settimana è stata così buia. Ho fatto fatica a contenere le mie emozioni. Ho percepito così tanta rabbia, tristezza e incredulità per ciò che i miei occhi hanno visto. Molti sembrano sorpresi, ma per noi sfortunatamente non c’è nulla di sorprendente. Noi neri, mulatti, o di qualsiasi altro colore lo vediamo tutti i giorni e non dovremmo sentirci come se fossimo nati colpevoli, come se fossimo degli estranei e non dovremmo temere per le nostre vite sulla base del colore della nostra pelle. Will Smith ha detto bene: il razzismo non sta peggiorando, sta solo venendo filmato. Solo ora che tutti possiedono una fotocamera questo problema è venuto alla luce in maniera così importante. Ci sono volute centinaia di migliaia di persone in strada e tanti edifici bruciati affinché le autorità si muovessero e Derek Chauvin venisse arrestato con l’accusa di omicidio. Purtroppo, l’America non è l’unico luogo al mondo dove il razzismo vive e noi continuiamo a fallire come esseri umani quando non riusciamo a metterci dalla parte di ciò che è giusto. Per favore, non restate fermi in silenzio, qualunque sia il colore della vostra pelle. Black Lives Matter“.

In questo caso, l’organizzazione della F1 ha voluto far sentire la propria vicinanza a Hamilton, sposando in toto la sua posizione: “Siamo con te, e con tutte le persone che lottano contro il razzismo: è un male da cui nessuno sport e nessun settore della società è immune, ed è solo insieme che possiamo opporci e sradicarlo“, il testo della nota ufficiale.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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