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Formula 1
F1, Mark Webber: “McLaren e Williams hanno una pistola puntata in faccia”
Williams e McLaren, ovvero le due scuderie più vincenti dopo la Ferrari nella storia della Formula 1, stanno vivendo un momento difficile. La prima è addirittura in vendita, mentre la seconda ha deciso un massiccio ridimensionamento della sua forza lavoro, annunciando una riduzione del 30% dei suoi dipendenti. Mark Webber, intervenendo nel podcast “at the controls”, ha parlato della situazione dei due team, la quale a suo modo di vedere è tutt’altro che incoraggiante.
“Credo che per le squadre indipendenti, guardare alla Formula 1 del futuro sia l’equivalente di vedersi puntata una pistola in faccia” ha detto l’australiano, usando una metafora molto forte. “Se già erano in una situazione traballante prima dell’epidemia di Covid, adesso saranno ancora più fragili”.
Innanzitutto Webber ha parlato della Williams, per la quale ha peraltro gareggiato nel 2005 e 2006. “Penso che la squadra abbia fatto bene a muoversi in questo modo. Non ha alzato bandiera bianca, però ha detto: ‘Non possiamo andare avanti così, abbiamo bisogno di nuovi fondi. Ci servono soci e non importa se siano di minoranza o di maggioranza’. Il nome Williams ha un enorme prestigio, l’eredità di Frank è straordinaria. Spero che possano venire fuori dalla situazione attuale. Hanno bisogno di una grande iniezione di denaro e la soluzione potrebbe essere quella di legarsi a qualche altra squadra”.
Infatti, secondo l’australiano, negli anni a venire non ci sarà più spazio per i team davvero indipendenti: “Il punto è che quasi tutte le squadre hanno legami più o meno forti con altri partner in termini di power unit, costruzione del cambio, finanziamenti condivisi, se non addirittura voti condivisi al tavolo delle trattative quando si devono prendere decisioni sul futuro della Formula 1. La McLaren, così come la Williams, è completamente indipendente e non ha alcun genere di sinergia con altre entità. Non so se questa situazione potrà rimanere tale, anche in termini di proprietà”.
Insomma, Webber lascia intendere che a suo modo di vedere non c’è avvenire per i team indipendenti nella Formula 1 del futuro, con il Circus destinato a venire completamente dominato dalle grandi case automobilistiche. Dunque, secondo il suo punto di vista, McLaren e Williams, se vorranno sopravvivere, dovranno obbligatoriamente scendere a patti con i costruttori a tutto tondo.
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paone_francesco[at]yahoo.it
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Foto: La Presse