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F1, Toto Wolff: “Sebastian Vettel in Mercedes? Non ci sentiamo di escludere nessun nome”

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Le motivazioni in F1, come nella vita di tutti i giorni, sono tutto e in una categoria così competitiva del Motorsport sono “benzina del proprio motore”. Il riferimento è a Sebastian Vettel. Il tedesco, come anche i sassi sanno, lascerà la Ferrari al termine del Mondiale 2020, che comincerà a Spielberg (Austria) il 5 luglio. La pandemia globale, infatti, ha sconvolto il programma iridato e gli organizzatori del Circus hanni pianificato con certezza i primi 8 round iridati, con doppio appuntamento iniziale sul Red Bull Ring.

Vedremo, dunque, Seb per l’ultima volta con la tuta del Cavallino Rampante e poi? Difficile saperlo con certezza. Cercando di guardare oltre, le opzioni sono diverse per il teutonico:

  1. Sedile libero in Renault
  2. Suggestione Mercedes
  3. Chance in Aston Martin
  4. Ritiro

Le ipotesi “1 e 3” sembrano difficili da realizzare. Il progetto Renault, visti i risultati recenti, non è così stuzzicante e, secondo alcune indiscrezioni provenienti dalla Spagna, l’iberico Fernando Alonso potrebbe clamorosamente tornare in F1, dopo il ritiro del 2018 con la McLaren. Relativamente al marchio britannico, che l’anno prossimo sarà in F1 al posto della Racing Point nella medesima struttura sportiva e organizzativa, le difficoltà sono riguardanti i due piloti (Sergio Perez e Lance Stroll) già con un contratto in mano. Complicato che la scuderia se ne voglia privare improvvisamente, nonostante il palmares di Vettel. In questo contesto, le alternative Mercedes e ritiro sono quelle più “calde”, almeno leggendo le cronache. Indubbiamente, se il team campione del mondo in carica volesse privarsi del finlandese Valtteri Bottas (ritenendo certa la conferma del sei volte iridato Lewis Hamilton), l’affascinante arrivo di Sebastian sarebbe un gran colpo sotto il profilo dell’immagine e dell’attenzione mediatica

A dire la propria sul tema è stato il Team Principal della Stella a tre punte Toto Wolff che, in un’intervista al sito ufficiale della F1, si è così espresso: “Le nostre priorità sono i piloti della Mercedes: Lewis, Valtteri e George Russell (attualmente in Williams ndr.) ma a parte questo non escludiamo nessun nome, perché non sappiamo che cosa potrà succedere nei prossimi mesi. Con Vettel non sono solo parole di circostanza, prima di tutto perché bisogna rispettare un quattro volte campione del mondo. E poi perché mi è già capitato di vivere in prima persona situazioni completamente impreviste, come il ritiro di Nico Rosberg“.

In merito al contratto di Hamilton, Wolff è stato ermetico: “Non abbiamo ancora lavorato al rinnovo del contratto. Fra noi c’è un rapporto di fiducia solidissimo, quando ricominceremo a correre passeremo un po’ di tempo insieme e sono sicuro che tireremo fuori il contratto dal cassetto, spero molto presto“. In questi giorni poi si era parlato dell’introduzione della sprint race, un format ideato per sostituire le qualifiche del secondo appuntamento in Austria (il 12 luglio). Un sistema in cui la griglia di partenza viene stabilita dalla classifica mondiale, ma invertita. Questo significa che il primo nella graduatoria generale scatterebbe dal fondo e così via, per regalare più incertezza. I riscontri di questa prova andrebbero poi a delineare l’ordine di partenza della gara domenicale. Un cambiamento a cui la Mercedes ha detto “No”.”La F1 è e deve restare meritocratica. Succede sempre che rispuntino fuori vecchi progetti già bocciati. Non è il momento degli esperimenti e non c’è bisogno di inventarsi degli artifizi per aiutare chi è dietro. La trovo una mossa anti-sportiva e opportunistica per una cosa, che in base ai sondaggi, interessa solo al 15% dei tifosi“.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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