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Calcio
Giovanni Malagò sulla ripresa del calcio: “Non sono mai stato contrario, possibile riapertura degli stadi il 14 luglio”
Giovanni Malagò a 360°. Il Presidente del Coni ha spaziato su tutti i temi dell’attualità, molti dei quali riguardanti la ripresa del calcio, vista la prima semifinale di Coppa Italia andata in scena ieri a Torino tra Juventus e Milan e premiante i bianconeri, qualificatisi per la Finale del 17 giugno. Questa sera sarà in programma al San Paolo l’altra sfida tra Napoli e Inter.
Malagò, intervistato da Il Mattino, ha confessato di aver passato: “Dalle 15 alle 17 ore al giorno al telefono e in videoconferenza, partecipando alle riunioni del Cio nelle ore calde delle decisione sulle Olimpiadi e poi ascoltando tutti, dai presidenti delle federazioni agli atleti“. Giornate assai convulse, proprio per rimettere in moto una macchina (quella dello sport) che tanti interessi ha. In questo senso, il n.1 dello sport italiano ha chiarito anche il suo punto di vista sul ritorno in campo dei calciatori: “Mi è dispiaciuto per certi giudizi, c’è chi ha voluto creare una contrapposizione che non esiste. Che non può e non deve esistere. Ma il calcio non può avere canali privilegiati rispetto ad altri sport. Mi ero permesso di dire che sarebbe servito un ‘piano B’ per la ripartenza e mi sembra che siano stati messi sul tavolo un ‘piano B’ e un ‘piano C’. Lo avevo detto non per invadere il campo ma perché quel piano alternativo andava immaginato anche conoscendo la complessità di interlocuzione del mondo del calcio, le sue conflittualità, le peculiarità dei suoi rappresentanti. Di tutto questo nessuno può e deve stupirsi“, le parole di Malagò (riportate da gazzetta.it).
In questi giorni si parla anche di quando gli stadi saranno nuovamente aperti ai tifosi, visto che le partite attualmente sono a porte chiuse: “Si sta ragionando su una possibile riapertura il 14 luglio. Dipende da tanti fattori, anzitutto dalla curva dei contagi. Sembrava fino a poche ore fa che il calcetto potesse ripartire lunedì 15 e invece c’è stato un rinvio“, ha sottolineato il presidente del Coni.
Da questo punto di vista, la massima autorità sportiva del Bel Paese è convinta che questa sia l’occasione giusta per alcune riforme nel mondo dello sport e del calcio: “Sarebbe un grave errore se il calcio non utilizzasse questa occasione. Vedo che tutti i protagonisti, dal presidente federale ai presidenti delle Leghe, sono d’accordo sulle riforme. Come nel caso del ‘piano B’, ognuno lo declina a modo suo, tirando il lenzuolo dalla propria parte. Bisogna cogliere questa straordinarietà: vale per la Figc e per le altre federazioni, come per il Coni, perché ci dedicheremo anche noi alle riforme dopo la legge delega. La situazione che si è creata a causa del coronavirus spinge a fare questo tipo dl interventi“.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse
OLIMPIONICO
13 Giugno 2020 at 13:59
Grande MALAGO’ ! Ma abbasso il calcio marcio.