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Ciclismo
Giro d’Italia 2020: cronometro e tapponi alpini. Dove si deciderà la corsa
Prove contro il tempo e frazioni alpine saranno anche nel 2020, verosimilmente, gli snodi cruciali del Giro d’Italia. La 103ma edizione della Corsa Rosa presenta tappe molto insidiose già nei primi dieci giorni, ma sarà nel weekend della seconda settimana che la gara entrerà realmente nel vivo. Nella due giorni in questione, infatti, i corridori affronteranno prima la cronometro più lunga della manifestazione, 33 chilometri molto mossi da Conegliano a Valdobbiadene, e, successivamente, l’arrivo in alta quota su un’erta selettiva quale il Piancavallo, ascesa friulana di ben 15,5 chilometri con una pendenza media del 7,3% e diversi tratti in doppia cifra.
Queste due giornate senza un attimo di respiro, però, sembrano quasi un mero antipasto se confrontate a ciò che aspetta il gruppo nella terza settimana. Il Giro d’Italia 2020 non ha nel suo percorso salite dalle pendenze impossibili, ma nei dì finali di gara si affrontano una serie di tappe alpine dai chilometraggi decisamente importanti. Delle ultime sei frazioni, ben tre sono di alta montagna e nessuna di queste presenta una lunghezza inferiore ai 200 chilometri. La prima in ordine cronologico, la quale verrà affrontata il 21 ottobre, è la Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio. L’ascesa finale, erta lunga, ma dalle pendenze dolci, è preceduta da Forcella Valbona, Monte Bondone e Passo Durone.
Il giorno seguente, invece, sarà la volta della Pinzolo-Laghi di Cancano, frazione di ben 210 chilometri, con arrivo in quota, nella quale i corridori, salvo cambi di programma dovuti al maltempo, dovranno scalare anche l’infinita ascesa dello Stelvio, Cima Coppi della Corsa Rosa. Dopo un dì blando con la lunga, ma innocua, Morbegno-Asti, il plotone affronterà quella che è, probabilmente, la tappa più dura della manifestazione: la Alba-Sestriere. A incutere timore, in particolar modo, è l’accoppiata Agnello-Izoard, la quale, pur piazzata lontana dal traguardo, rischia di fare una selezione veramente notevole.
Giudice ultimo del Giro, infine, sarà la cronometro di 16,5 chilometri che si terrà in quel di Milano domenica 25 ottobre 2020. La competizione, nel complesso, presenta tre prove contro il tempo (c’è anche il prologo inizuale), la lunghezza combinata di esse, tuttavia, non è nulla di che. Sarà difficile, dunque, riuscire a scavare solchi importanti in queste occasioni. Al contrario, invece, le frazioni di montagna, pur non presentando arrivi in salita particolarmente arcigni, rischiano di essere decisamente selettive dati i loro chilometraggi e le molte erte infinite ed estenuanti che presentano nei loro tracciati.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse