Ciclismo
Giro d’Italia 2020: il possibile piano di avvicinamento di Vincenzo Nibali. Quasi tutte le classiche in Italia, poi i Mondiali
Doveva essere l’anno di Tokyo 2020, del riscatto della caduta di Rio. Invece con i Giochi Olimpici rinviati al 2021 ed una stagione sconvolta a causa della pandemia, Vincenzo Nibali ha dovuto parzialmente riscrivere i propri obiettivi. Ora il mirino è puntato verso il Giro d’Italia 2020, che scatterà dalla sua Sicilia il prossimo 3 ottobre, con un occhio anche sui Mondiali in Svizzera.
Lo Squalo dello Stretto, da quest’anno in maglia Trek-Segafredo, ha già praticamente annunciato il proprio piano di avvicinamento alla Corsa Rosa. A spiegare la situazione è stato qualche giorno fa il suo preparatore Paolo Slongo: “Viaggerà pochissimo: resteremo sempre in Italia così da ottimizzare energie e ridurre i rischi. L’unica eccezione dovrebbe essere il Mondiale, che poi è in Svizzera, quindi a casa sua visto che vive a Lugano. E comunque siamo vicini all’Italia“.
La partenza dunque, con l’inizio del calendario World Tour: alle Strade Bianche. Subito una gara spettacolare, il primo agosto, per provare a farsi notare e, perché no, tentare il colpaccio: “Visti i tanti chilometri in sterrato fatti in allenamento in MTB, alle Strade Bianche potrei improvvisare qualcosa…”. L’8 agosto sarà la volta della Milano-Sanremo, già vinta nel 2018. Settimana dopo Il Lombardia: la condizione sarà in crescendo e si potranno iniziare a vedere sprazzi del vero Nibali.
Dal 7 settembre al 13 Tirreno-Adriatico, molto probabilmente l’ultima corsa di preparazione prima dei Mondiali. Il sogno nel cassetto del siciliano è quello di vestire la maglia arcobaleno e, con un percorso adatto, potrebbe provarci in Svizzera, ad Aigle-Martigny, il 27 settembre. Il percorso sarà durissimo, da scalatori puri.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Comunicato Trek Segafredo