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Giro d’Italia 2020: la possibile composizione delle squadre dei favoriti. Ciccone per Nibali, quali gregari per Carapaz ed Evenepoel?

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Vincenzo Nibali, Richard Carapaz e Remco Evenepoel. Questi i nomi dei tre grandi favoriti del prossimo Giro d’Italia. Tre corridori il cui valore non è certamente in discussione. Dato il percorso ricco di insidie della prossima Corsa Rosa, però, sarà fondamentale per tutti e tre avere una squadra solida alle spalle, capace di supportarli anche nei momenti più difficili.

Tra Trek-Segafredo, Ineos e Deceuninck-Quick Step, ovvero i sodalizi dei tre corridori sopraccitati, quello che sembra avere le idee più chiare su chi schierare al fianco del leader sembrerebbe essere proprio la Trek dello Squalo dello Stretto. Il team italoamericano ha già annunciato una preselezione di nove corridori (ne dovranno scartare uno), della quale, oltre al messinese, fa parte anche l’abruzzese Giulio Ciccone che, dopo gli ottimi risultati conseguiti al Giro 2019 (maglia blu e successo di tappa all’Aprica), è chiamato a recitare il ruolo di Robin del Batman siculo. Oltre a loro, gli altri candidati a prendere parte al Grand Tour nostrano sono: Julien Bernard, Gianluca Brambilla, Nicola Conci, Koen De Kort, Jacopo Mosca, Antonio Nibali e Pieter Weening.

Sorprende l’assenza di kenny Elissonde. Il francese, che lanciò Froome sul Colle delle Finestre quando questi fu autore della sua più grande impresa, sembrava inizialmente far parte della truppa di pretoriani di Nibali. Non si sa molto, invece, su ciò che intende fare il Team Ineos. Pavel Sivakov, l’anno scorso nono, ha più volte ribadito di voler correre il Tour de France, mentre Ivan Ramiro Sosa, promettente grimpeur colombiano svezzato da Gianni Savio, dovrebbe capitanare la squadra britannica alla Vuelta e, dunque, per forza di cose non potrà essere al Giro che si svolge in contemporanea.

Quasi sicura, invece, è la presenza di Rohan Dennis, il quale dovrebbe preferire il Giro al Tour data l’incompatibilità di quest’ultimo con il Mondiale a cronometro. Un altro scudiero di qualità di Carapaz potrebbe essere Tao Geogheghan Hart. Ironia della sorte, ad ogni modo, l’ecuadoriano rischia di ritrovarsi a guidare una squadra meno forte di quella Movistar che l’anno scorso giocò un ruolo fondamentale nel suo successo.

Per quanto concerne Remco Evenepoel e la sua Deceuninck, il belga avrebbe il problema di dover dividere la squadra con lo sprinter Fabio Jakobsen. I grandi risultati colti dall’enfant prodige a inizio stagione, però, potrebbero aver convinto il suo sodalizio a puntare più forte su di lui. Pare certa, innanzitutto, la presenza del britannico James Knox, il quale l’anno scorso sfiorò la top-10 alla Vuelta. L’ex Team Wiggins, verosimilmente, sarà un vero e proprio angelo custode di Remco nelle frazioni più dure. Il suo ruolo sarà simile a quello di Ciccone in Trek.

La Deceuninck, inoltre, potrebbe anche portare quello Joao Almeida che fu secondo al Giro d’Italia U23 2018 e che alla Volta ao Algarve si dimostrò prezioso braccio destro di Evenepoel. Infine, è molto probabile anche la presenza di due tuttofare come Mikkel Frolich Honoré e Dries Devenys. Il secondo, tra l’altro, data la grande esperienza di cui dispone, potrebbe rivelarsi un’autentica bussola in corsa per il suo giovane capitano.

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luca.saugo@oasport.it

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Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Trek-Segafredo

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