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Giro d’Italia 2020: Remco Evenepoel e un debutto vincente non utopico. Il belga può provarci, ma in montagna…

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Se qualche anno fa qualcuno avesse detto che un ventenne, al suo debutto in un Grande Giro, e al suo secondo anno da professionista, avrebbe potuto giocarsi la vittoria al Giro d’Italia, si sarebbe pensato ad uno scherzo. In questo 2020 invece sembra essere tutt’altro che un’utopia: Remco Evenepoel partirà dalla Sicilia il 3 ottobre con l’obiettivo di giocarsi la Maglia Rosa.

Il vice campione del mondo e campione d’Europa a cronometro nelle prove contro il tempo non teme nessuno e di chilometri di sfida alle lancette ce ne sono tanti nella Corsa Rosa per fare il vuoto. Accumulare un vantaggio importante per poi difendersi in salita: il belga nelle montagne brevi ha dimostrato già di poter tenere il passo degli scalatori puri, ancora non si è testato però nelle ascese interminabili, quelle dolomitiche, che tolgono il fiato vista anche l’altitudine. È lì che sarà il vero e proprio banco di prova. 

Le sue parole di qualche settimana fa fanno paura a tutti i contendenti: “Affronterò il Giro vedendo fin dove posso arrivare. Se starò bene, continuerò e cercherò di lottare per la Rosa. Potrebbe essere per un giorno, pochi giorni, o forse solo quella dell’ultimo giorno, che sarebbe abbastanza. In ogni caso, ci credo“.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Romeo Deganello

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