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Golf, da luglio European Tour a pieno regime come il PGA Tour. Resta l’incognita Ryder Cup

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Ci siamo. A tre mesi di distanza dalla sospensione delle attività arrivata l’8 marzo nel bel mezzo del The Players Championship  il PGA Tour di golf è pronto per riaccendere i propri motori con il Charles Schwab Challenge che sarà al via su un campo senza bisogno di presentazioni come il Colonial CC e un field stellare pronto a competere nel quale saranno presenti tra gli altri Rory McIlroy, Jon Rahm, Dustin Johnson, Brooks Koepka, Phil Mickelson e Justin Thomas. Con rispetto e cautela anche l’European Tour ha annunciato pochi giorni fa la tanto attesa notizia della ripresa delle attività tramite un comunicato ufficiale, dove avverte che la situazione è in continuo aggiornamento e nulla può essere dato per certo ma che è ormai comune e unanime la voglia di ripartire per lanciare un messaggio di speranza e intrattenere il grande pubblico.

La data prevista è quella del 22 luglio. Il calendario del golf nel Vecchio Continente riprenderà la propria marcia con un nuovo programma che verrà inaugurato e comprenderà sei tornei tutti nel Regno Unito, un mini circuito denominato UK Swing che rappresenta virtualmente una sorta di balzo indietro nel tempo a 30 anni fa quando da quelle parti erano ospitati una grandissima porzione dei tornei. Il luogo è dunque perfetto, ricco di storia e tradizione per la ripartenza romantica della disciplina dopo il lungo stop.

Il Betfred British Masters organizzato da Lee Westwood sarà il primo torneo ad aprire le danze a Newcastle (22-25 luglio), seguito le settimane successive dall’English Open che si giocherà a Marriott Forest (come evento alternato del WGC FedEx St Jude Invitational) e dall’English Championship a Ware. Il quarto e il quinto evento dello swing saranno poi disputati sullo storico percorso di Celtic Manor che nel 2010 fu palcoscenico della storica vittoria europea nella Ryder Cup con protagonisti i nostri fratelli Edoardo e Francesco Molinari, nel Galles del Sud. In questo caso si giocheranno dunque il Celtic Classic e il Wales Open. L’ultima location sarà infine quella del Belfry che ospiterà l’UK Championship.

A proposito di Ryder, l’edizione di questo autunno, che si dovrebbe disputare l’ultima settimana di settembre sul percorso di Whistling Straits, nel Winsconsin, è al momento ancora confermata ma è davvero complicato trarre conclusioni certe senza comunicazioni ufficiali a riguardo.

Anche le Rolex Series, che chiuderanno come da tradizione questa travagliatissima stagione, hanno visto le proprie date modificate: verranno giocati lo Scottish Open (8-11 ottobre a North Berwick), il BMW PGA Championship (15-18 ottobre naturalmente a Wentworth), il Nedbank Golf Challenge (3-6 dicembre in Sudafrica al Gary Player CC) e infine il DP World Tour Championship di Dubai dal 7 al 10 dicembre a Jumeirah.

Ancora non ci sono notizie per quanto riguarda l’Open d’Italia, non pervenuto nelle comunicazioni dello European Tour. Certamente all’Olgiata di Roma non si giocherà nella settimana prevista, nella quale è stato inserito lo Scottish Open, ma per il momento resta abbastanza elevata la possibilità che si stia solamente lavorando per trovare una sistemazione temporale e la cancellazione resta quantomeno improbabile. La situazione è naturalmente in continuo aggiornamento e verrà monitorata settimana dopo settimana per decretare anche un eventuale reinserimento del pubblico ai lati del campo, anche se al momento resta un’ipotesi molto remota da attuare nel breve periodo.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: La Presse

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