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Golf, Justin Rose emerge nel primo giro del Charles Schwab Challenge 2020. Bene Thomas e Spieth
La data tanto attesa dell’11 giugno è arrivata. Il grande golf del PGA Tour è ripartito oggi a Forth Worth in Texas con la prima giornata del Charles Schwab Challenge 2020, atto che rialza il sipario dopo uno stop alle competizioni ufficiali durato tre mesi. Lo storico percorso del Colonial ha accolto i giocatori in condizioni davvero ottimali, sotto un caldo sole che ha compensato in parte la mancanza di pubblico che ha reso l’atmosfera davvero unica anche per uno sport “silenzioso” come il golf. Alla fine del round 1 davanti a tutti troviamo l’inglese Justin Rose l’americano Harold Varner III che hanno chiuso il proprio giro in 63 colpi, 7 sotto al par del campo.
L’ex numero 1 del mondo, già campione qui un paio d’anni fa, è sembrato davvero a suo agio, partendo fortissimo nel turno della mattina e mettendo a referto una carta senza alcun bogey. Tre birdie iniziali che hanno dato tanta fiducia, poi il flow non è mai sceso e tutto il talento di Rose si è potuto ammirare (solo in TV, purtroppo) in alcuni salvataggi brillanti col gioco corto. Vagner III ha saputo seguire le sue orme in serata, quando le condizioni erano meno favorevoli, restando a sua volta senza macchie lungo le 18 buche.
Alle spalle della coppia di testa, con lo score di -6, abbiamo un interessante quartetto formato dal venezuelano Jonathan Vegas, il messicano Abraham Ancer, il giovane Collin Morikawa e capitanato da uno dei favoriti della vigilia, il numero 4 del mondo Justin Thomas. Nonostante il ventisettenne abbia residenza a Jupiter non lontano dal Colonial quella odierna è stata la prima presenza ufficiale su questo campo, ma le cose sono andate egregiamente per lui con 6 birdie e nessun bogey sulla carta. Molto bene anche un altro golfista a stelle e strisce, Jordan Spieth, aiutato dal percorso che si addice perfettamente ai giocatori meno lunghi ma precisi come lui. Il tre volte campione Major ha ritrovato il suo infallibile putt nelle back 9 e ha improvvisamente cambiato marcia come ai tempi d’oro, firmando 5 birdie e issandosi in settima posizione provvisoria. Al suo fianco altri competitors da tenere d’occhio come Gary Woodland, Bryson DeChambeau e Xander Schauffele.
Chi ha certamente giocato “sotto tono” è invece il featured group del pomeriggio, formato dai primi tre giocatori del mondo. Rory McIlroy e Brooks Koepka si sono fermati sul -2 (39esimi) mentre lo spagnolo Jon Rahm ha perso un colpo proprio sul finale e ha chiuso a -1 in 56esima piazza. Il terzetto è partito in modo convincente ma dopo alcune buche e qualche approccio di troppo non preciso lo score si è congelato ed è sostanzialmente rimasto invariato fino alla fine. Da segnalare infine la buca in uno alla 13 del coreano Sung Kang, che tuttavia ha chiuso il proprio round sul +2. Non c’erano italiani al via.
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Foto: LaPresse