Golf, PGA Tour 2020: Berger, Morikawa, McIlroy e Rahm, le quattro facce diverse del Charles Schwab Challenge

Il golf è tornato, almeno negli Stati Uniti. Il PGA Tour ha ripreso forma con l’edizione 2020 del Charles Schwab Challenge, che ha regalato tanti motivi di riflessione. Un torneo, quello del Colonial Country Club, che si presta a numerosissime interpretazioni.

Si è vista, innanzitutto, una grande lotta in testa, con nomi che erano rimasti da tempo in disparte (Daniel Berger), big affermati (Bryson DeChambeau, Justin Rose) e giovani in rampa di lancio (Collin Morikawa). La vittoria è andata a Berger, che ha approfittato delle beffe della buca 17 occorse a Morikawa e Xander Schauffele, ed in generale questo è un buon segnale sia per il nativo della Florida che per il golf, che ha confermato una volta di più quante variabili possano esserci all’interno di un singolo evento o anche dello stesso giro.

Dei grandissimi nomi, quello che si è senza dubbio maggiormente distinto è Justin Rose, che ha raccolto un brillante terzo posto, e per l’inglese è una notizia che fa solo piacere anche in vista del prosieguo della stagione, che la prossima settimana porterà tutti nel South Carolina, con l’RBC Heritage. Per quanto riguarda Rory McIlroy, il nordirlandese numero 1 del mondo ha disputato tre giri tutto sommato buoni, rimanendo nella battaglia per la vittoria fino all’inizio del quarto giro, salvo poi crollare di schianto nelle ultime 18 buche. Il suo posto da leader dell’OWGR, comunque, è salvo, perché anche l’americano Brooks Koepka, numero 3, e lo spagnolo Jon Rahm, numero 2, non sono andati poi meglio: l’uno ha chiuso 32°, come McIlroy, l’altro non ha nemmeno superato il taglio confermando di soffrire particolarmente il Colonial, dato che era già successa la stessa cosa un anno fa.

La sfida tra i grandi si rinnoverà la prossima settimana, e saranno ancora presenti quasi tutti i migliori del mondo, per un field che si presenta per larga misura simile a quello della settimana appena trascorsa, anche se Harbour Town certamente regalerà emozioni differenti in ragione della non piccola diversità del percorso.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse