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Golf, ricomincia il PGA Tour 2020! McIlroy, Koepka, Rahm e tanti altri: parata di stelle per il Charles Schwab Challenge

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A tredici settimane di distanza dalla sospensione delle attività, il PGA Tour riparte davvero. La mente torna indietro per l’ultima volta a quel primo giro del The Players Championship dove per l’ultima volta le stelle del golf mondiale sono scese sul manto verde, ma l’attesa è ora finalmente terminata. Il circuito più prestigioso del pianeta riparte in grande stile questo fine settimana grazie al Charles Schwab Challenge 2020, su un campo strepitoso come il Colonial Country Club di Forth Worth (Texas) e con un field di eccezionale caratura, rafforzato naturalmente dal corso degli eventi.

Cominciamo dal percorso, un design spettacolare di John Bredemus del 1936 diviso in 18 buche per un totale di 7209 yards e giocato come par 70. Il Colonial è raramente un campo che i giocatori uccidono con gli scores, la media punteggio è sopra par e infatti qui si è giocato anche uno US Open nel 1941, il Major noto per gli score decisamente alti. Una delle location storiche del calendario, incastonato tra alberi stretti e ben 12 dog-leg, con green in agrostide che solitamente viene preparata attorno al 12 di stimp meter. Come se non bastasse anche l’acqua entra in gioco in una mezza dozzina di buche e naturalmente il tutto è circondato da bunker strategicamente posizionati per incrementare la difficoltà.

Il percorso, come il par del campo suggerisce, presenta solamente 2 par 5 e infatti un dato curioso sul Colonial è che nessun giocatore negli ultimi 11 anni ha vinto il torneo terminando nella top 10 della driving distance, a sottolineare ancora di più l’importanza della precisione sulla potenza. In aggiunta a questo c’è da considerare che senza spettatori il rough attorno ai fairway non sarà calpestato e quindi gli errori dal tee si pagheranno ancora più caro del solito.

L’anno scorso trionfò Kevin Na, ma come anticipato il field quest’anno sarà incredibile. Torneranno infatti in azione subito stelle del calibro di Jason Day, Bryson DeChambeau, Rickie Fowler, Dustin Johnson, Brooks Koepka, Phil Mickelson e i due europei Jon Rahm e Rory McIlroy che si giocheranno anche il rinomato primo gradino dell’ordine di merito mondiale (lo spagnolo potrebbe scavalcare il nordirlandese in caso di vittoria con il rivale fuori dai primi 3). Considerato il tipo di percorso però per la vittoria finale non vanno dimenticati anche giocatori leggermente più corti ma notoriamente consistenti e precisi come gli americani Zach Johnson e Jordan Spieth, già campioni infatti nel passato.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: V.Origo

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