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Il dottor Claudio Costa su Alex Zanardi: “Penso davvero che anche questa volta ce la possa fare”
Lottare e ancora Lottare. Nella terapia intensiva del Policlinico di Siena, dopo quel maledetto incidente del 17 giugno, Alex Zanardi è nuovamente alle prese con una prova difficile, in cui il pericolo di perdere la vita c’è. Il campione emiliano, come nel 2001, è chiamato a una risposta difficile: il quadro clinico sul fonte neurologico è grave, mentre il resto dei parametri sono stazionari. E’ ancora lungo il percorso che Alex dovrà affrontare, ma chi lo conosce da tanto tempo spera ed è convinto che possa farcela.
E’ il caso del dottor Claudio Costa, figura iconica del Motorsport e grande amico di Zanardi. In un’intervista concessa a fanpage, Costa ha mostrato ottimismo: “Ho avuto la sensazione che Alessandro in qualcosa si stia già muovendo. Che il cavaliere invincibile abbia iniziato la sua battaglia da guerriero. E questo mi tranquillizza. Lui come Schumacher? Analogia comprensibile, ma da quello che mi risulta, dati anche i parametri del cervello, credo che i medici di Siena siano abbastanza tranquilli sulle condizioni della materia cerebrale. Per quanto riguarda il nervo ottico, che si trova nella zona in cui è avvenuta la frattura frontale, dipenderà da quando si sveglia. Speriamo di avere delle buone sorprese. Io penso davvero che anche questa volta ce la possa fare“, le sue parole.
Indubbiamente, il personaggio che il campione nostrano è riuscito a crearsi va ben al di là dei riscontri sportivi (ragguardevoli). Il modello rappresentato è tale che tantissimi hanno voluto manifestare un segnale di vicinanza: “È riuscito a creare una nuova coscienza, una nuova visione, una nuova consapevolezza di quello che poteva fare in quelle condizioni, per cui magicamente ha fatto riapparire anche la metà che gli avevano rubato, e forse anche di più, dimostrando che si poteva raggiungere una qualità di vita ancora migliore di quella di prima. Ha creato un mito, dimostrando che dentro a ogni essere umano, quando tutto crolla e non ci sono vie di scampo, esce un qualcosa di straordinario, che sia un riflesso di un frammento di un paradiso perduto, che sia uno scrigno dove dentro si trovano delle risorse incredibili. È un messaggio di speranza che tutti sentono inconsciamente e quindi non possono fare a meno di avere uno slancio di affetto per questa figura mitica. Perché dice che dentro ognuno di noi esiste un eroe“, ha aggiunto Costa.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse