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IndyCar 2020: i favoriti per il titolo. Tutti a caccia del Team Penske!
Dal catino di Forth Worth (Texas) accende i motori la NTT IndyCar Series. La serie americana più importante per quanto riguarda le ruote scoperte cerca un nuovo campione dopo il secondo sigillo in tre anni di Josef Newgarden.
Il giovane pilota americano del Team Penske è uno dei favoriti principali per il titolo 2020 che vede lo squadrone di Penske come la formazione da battere. Per Newgarden l’obiettivo dell’anno che sta per iniziare è la vittoria nell’Indianapolis 500, competizione che manca nella bacheca del 29enne nativo dello Stato del Tennessee. La compagine del ‘Capitano’, il soprannome con cui viene indicato l’ex pilota di F1 Roger Penske, può puntare su altri due piloti molto competitivi: Simon Pagenaud e Will Power.
Il primo, pilota francese molto esperto tra monoposto e prototipi, è reduce dalla vittoria nella Indy500 e cercherà il secondo titolo in carriera. Will Power, invece, è l’australiano della squadra di Detroit ed è senza dubbio uno dei favoriti per il successo finale. Il #12 di Penske, campione in Indiana nel 2017 e vincitore del campionato nel lontano 2014, potrebbe dire la sua in un calendario che, per sua fortuna, presenta meno ovali del solito. Un aspetto non da sottovalutare visto che molti piloti sono meno abili in questi particolari tracciati dove ogni dettaglio gioca un ruolo chiave.
Tra i papabili al successo finale troviamo anche Alexander Rossi. Il californiano del Team Andretti cerca disperatamente la corona del NTT IndyCar Series, contesa e persa nelle ultime due edizioni della serie durante il championship decider. Tra i ‘veterani’ del gruppo e favoriti per il trofeo di fine anno spicca Scott Dixon. Il neozelandese di casa Ganassi, con i suoi 5 trofei all’attivo, è il più vincente della storia dell’IndyCar ed ha tutte le chance per incrementare il suo bottino di titoli.
Tra i protagonisti del campionato spiccano molti giovani che, da domenica, potrebbero essere degli importanti outsider. Il primo in lista è Colton Herta. Il #88 del gruppo, campione della classifica degli esordienti nel 2019, è in pista con l’Andretti Harding Steinbrenner Autosport, squadra satellite dell’équipe di Michael Andretti. Il figlio di Bryan Herta, storico volto del motorsport americano, è il più giovane vincitore di una manifestazione della serie. Nell’appuntamento del COTA (Texas) del 2019 nella seconda prova della sua carriera in Indy, Herta vinse l’appuntamento di Austin grazie ad una perfetta strategia. Il pilota americano potrebbe essere la mina vagante del gruppo insieme allo svedese Felix Rosenqvist. Quest’ultimo, ex campione della FIA F3 Europe e del GP di Macau, gareggia a tempo pieno nel campionato a stelle strisce con il Chip Ganassi Racing. Il #10 del gruppo non ha mai vinto, ma ha sfiorato il primo acuto in carriera in occasione della prova di Mid-Ohio dello scorso anno. In quella corsa il 28enne scandinavo fu beffato negli ultimi giri dal compagno di box Scott Dixon. Un altro svedese che, sempre con Ganassi, potrebbe essere pericoloso è Marcus Ericsson. L’ex alfiere della Sauber è pronto per una nuova esperienza nel mondo americano dopo un 2019 che lo ha visto protagonista con un secondo posto nel GP di Belle Isle (Detroit).
Tra gli altri corridori da non dimenticare spiccano il giapponese Takuma Sato e gli americani Graham Rahal e Ryan Hunter-Reay. Il primo, in pista con la squadra di Rahal, è uno degli esperti del gruppo e vanta cinque successi. Tra questi spicca il trionfo nell’Indianapolis 500 del 2017. Rahal, figlio del padrone della squadra Bobby Rahal, campione della 500 Miglia di Indianapolis del 1986, è un altro outsider di lusso della serie, insieme ad Hunter-Reay. L’alfiere di casa Andretti, primo nel campionato del 2012 e vincitore ad Indianapolis nello stesso anno è uno dei volti noti della categoria che, da alcuni anni a questa parte, fatica a stare tra i grandi.
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Foto: LaPresse