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NASCAR 2020, Blue-Emu Maximum Pain Relief 500: la prima in notturna a Martinsville

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Dopo il dominio di Kevin Harvick all’Atlanta Motor Speedway, la NASCAR Cup Series si prepara per l’undicesimo atto della stagione in una delle piste storiche più famose dell’intero calendario: Martinsville Speedway.

Il tracciato edificato nel 1947 è situato nello Stato della Virginia ed è uno short-track di mezzo miglio come il Bristol Motor Speedway. A differenza del ‘Colosseo della NASCAR’, già affrontato nell’ultimo week-end di maggio, la pista di oggi ha un aspetto totalmente differente. Oltre ad avere delle curve poco inclinate, solo 12° gradi rispetto ai 20 del catino situato in Tennessee che necessitano di importanti frenate, il tracciato di Martinsville è l’unico impianto del calendario ad avere, nella stessa curva dell’asfalto e del cemento. Inoltre è la prima pista che, dalla sua creazione, non presenta tratti sterrati, una caratteristica comune negli Stati Uniti d’America.

Per la prima volta nella storia, il circuito situato nello Stato della Virginia, ospita una prova sotto i riflettori artificiali. Dal 2017 sono stati infatti create le luci per permettere la disputa di corse in notturna dopo il rischio, nel 2016, di non poter concludere la prova autunnale per motivi di visibilità. Originariamente la competizione si sarebbe dovuta correre sabato 10 maggio, ma l’emergenza sanitaria non ha permesso lo svolgimento dell’evento.

Come accaduto a Bristol, corsa vinta in un incredibile finale da Brad Keselowski (Penske), anche a Martinsville sono previsti 500 giri che equivalgono a poco meno di 300 miglia. La conformazione della pista aiuta senza dubbio lo spettacolo e permette a tutti i protagonisti di vincere. Martinsville è la terza prova ‘jolly’ del campionato, una ghiotta occasione  per accedere automaticamente ai NASCAR Playoffs. Ricordiamo infatti che, una singola vittoria, prescrive l’accesso alla fase cruciale della stagione o concede, al vincitore, di passare al successivo round della decisiva parte del campionato.

Kevin Harvick, grazie al successo di domenica scorsa, il secondo dopo la 400 Miglia di Darlington, allunga in campionato e si unisce ai 3 piloti che, nelle prime competizioni del 2020,  hanno bissato il successo. Brad Keselowski (Bristol e Charlotte 600), Denny Hamlin (Darlington 500km e Daytona 500), Joey Logano (Las Vegas e Phoenix) . Questi sono quattro dei sei piloti che si sono assicurati due affermazioni da febbraio ad oggi.

Sono tre invece i piloti che cercano un risultato di spicco a Martinsville: Kyle Busch, Martin Truex Jr e Ryan Blaney. Il primo, #18 di casa Gibbs, ha chiuso secondo nell’ultimo round e non ha ancora vinto in questo 2020. Un inizio anno sottotono per il campione in carica della serie che, nello stesso periodo della passata stagione, aveva già siglato 3 corse. Kyle ha vinto nel 2016 questo evento, mentre per due volte nelle ultime tre edizioni è stato Brad Keselowski ad aggiudicarsi l’enorme pendolo di Martinsville, la ‘coppa’ che tradizionalmente spetta al vincitore.

Martin Truex Jr insegue il successo in un ovale in cui per ben due anni consecutivi ha sfiorato il primo posto. Il campione 2017 perse proprio in quell’anno all’ultimo decisivo passaggio contro Kyle Busch durante la prova autunnale della Cup Series. Un episodio che si ripresentò  nel 2018, anno in cui fu beffato negli ultimi metri da Joey Logano nell’ultima decisiva curva dopo una battaglia epica per il primato. Ricordiamo infatti che, come accade per moltissime altre location, Martinsville ospita una seconda corsa in autunno. Un importante evento che, da quest’anno, sarà l’ultima elimination race che determinerà i quattro protagonisti della finale di Phoenix.

Dopo aver buttato al vento la prova di Bristol in un errore all’uscita di curva 3-4, Ryan Blaney ci riprova a Martinsville. Il #12 di Penske ha vinto il sorteggio per quanto riguarda l’assegnazione della pole-position vista l’assenza di prove libere o qualifiche.

Sono tanti i possibili outsider nel caratteristico ovale di oggi, soprannominato ‘The Paperclip’ (graffetta) per via della sua forma. I giovani Tyler Reddick (Richard Children Racing), Christopher Bell (Leavine Family Racing) e John Hunter Nemechek (Front Row Motorsport) hanno la possibilità di cercare un risultato di peso in una pista dove tutto può succedere.

Appuntamento alla 1.00 di domani mattina per 500 giri da non perdere!

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Foto: LaPresse

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