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NASCAR, shock a Talladega! Trovato un cappio nei box di Bubba Wallace

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La questione razziale negli Stati Uniti sta creando vibranti polemiche e proteste, deflagrate in maniera incontenibile dopo l’uccisione a Minneapolis di George Floyd da parte di un agente di polizia. La NASCAR, spesso coinvolta in questioni simili, dato che corre con frequenza negli Stati del Sud, ovvero quelli Confederati, ha vissuto un episodio di una gravità inaudita nelle ultime ore. Se si pensava di risolvere tutto vietando la vendita delle famose bandiere rosse con la croce blu diagonale all’esterno dei tracciati (legge spesso disattesa) la missione è assolutamente fallita, visto quello che è successo nelle ultime ore al Talladega Superspeedway di Lincoln, Alabama.

Nei box di Bubba Wallace, pilota di colore che guida la Chevrolet numero 43 del team di Richard Petty, infatti, è stato ritrovato addirittura un cappio. Un messaggio davvero inquietante e terribile, che spiega perfettamente come la questione razzismo negli Stati del Sud degli States sia davvero una sorta di “bomba ad orologeria” pronta ad esplodere. Secondo quanto riportato dalla scuderia di Wallace, il pilota non avrebbe mai visto il cappio, ma non cambia la gravità di ciò che è accaduto.

Il pilota classe 1993, appena ricevuta la notizia, ha spiegato come si sentisse “Incredibilmente rattristato”. “Questo spregevole atto di razzismo e odio – incalza su Twitter – è un doloroso promemoria su quanto dobbiamo ancora fare passi in avanti a livello di società e di quanto il razzismo sia una lotta da combattere giorno dopo giorno. Nel corso delle ultime settimane, sono stato circondato dal supporto di tutto il mondo della NASCAR (che ha già assicurato che farà ogni cosa in proprio potere per chiarire l’accaduto e scovare il colpevole ndr). Se saremo tutti assieme, il nostro sport potrà puntare verso un vero cambiamento e sostenere una comunità che accetta e accoglie tutti. Niente è più importante di questo e non saremo mai scoraggiati dalle azioni riprovevoli di coloro che cercano di diffondere l’odio. Come mi ha detto oggi mia madre stanno solo cercando di spaventarmi. Questo non mi spezzerà né mi farà arrendere. Continuerò a sostenere con orgoglio ciò in cui credo”.

I messaggi di vicinanza a Bubba Wallace sono arrivati immediati e forti da ogni parte dello sport americano. Andrew Murstein, il co-proprietario di Richard Petty Motorsports, ha rivelato di essere “…scioccato e rattristato. Vorresti pensare che il Paese fosse cambiato in meglio negli ultimi 40 anni. Sfortunatamente, in molti versi non è stato così”. Michael McDowell, che guida la Ford numero 34 nella NASCAR, ha twittato: “Dio ci aiuti. Il livello di male che occorre per fare qualcosa del genere è disgustoso. Questo è tremendo e straziante allo stesso tempo.” Anche la superstar dei Los Angeles Lakers, LeBron James ha rincarato la dose su Twitter, scrivendo: “Pazzesco! BubbaWallace, fratello mio! Sai che non sei da solo! Sono qui con te e con ogni altro atleta. Voglio solo continuare a dire quanto sono orgoglioso di te per aver continuato a prendere posizione per il cambiamento qui in America e nello sport”.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Grindstone Media Group / Shutterstock.com

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