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Nuoto, Andrea Vergani ci prova: cambio tecnico a meno di un anno da Tokyo

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Dopo il 2019 travagliato caratterizzato dall’amarezza per la squalifica di tre mesi rimediata in seguito ad un controllo antidoping, svolto ai Campionati Assoluti Primaverili di Riccione, in cui l’atleta era stato trovato positivo ad una sostanza a base di THC, Andrea Vergani ha deciso di voltare completamente pagina in questo 2020, con la scelta di mutare anche la propria guida tecnica ad un anno delle Olimpiadi giapponesi.

Il velocista azzurro, bronzo europeo nei suoi 50 stile libero a Glasgow e detentore dello stratosferico record italiano di 21.37 sulla distanza, non è più riuscito a ritrovare lo smalto del 2018 nella vasca secca in cui aveva impressionato tutti gli addetti ai lavori.

In vista dell’anno olimpico e consapevole della clamorosa concorrenza interna alla Nazionale azzurra nella velocità maschile, Vergani non intende quindi lasciare nulla al caso nella sua preparazione verso Tokyo 2020 in cui spera di poter disputare i suoi amati 50 e, perché no, anche una frazione della così competitiva 4×100 stile in caso di una definitiva maturazione sulla doppia distanza che, per uno con la sua velocità di punta, potrebbe portarlo ad ottenere degli exploit notevoli anche nella gara che è regina per eccellenza.

Proprio in questo senso va quindi la sua scelta di abbandonare il suo ormai ex-tecnico Gianluca Caspani e di intraprendere un nuovo percorso con Gianni Leoni, già coach di Arianna Castiglioni, Matteo Rivolta, Silvia Scalia e Ilaria Scarcella in quel di Busto Arsizio.

La sensazione è che Vergani avesse bisogno di cambiare qualcosa per rendersi ancora più competitivo e dimostrare a tutti coloro che lo avevano criticato dopo la squalifica, che tanto aveva fatto scalpore, e qualche risultato sottotono nelle ultime uscite, che il classe ’97 è ancora uno dei prospetti più interessanti del nuoto azzurro.

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michele.giovagnoli@oasport.it

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Foto: Enrico Spada

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