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Nuoto, Filippo Megli: “La 4×200 sl ha il fuoco dentro e Mattia Dall’Aglio nel cuore, Magnini? Sarebbe bello gareggiare con lui”

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Tre centesimi sono duri da mandar giù. 7’02″01, nuovo record italiano, frazioni da 1’45” e un pensiero che veniva dall’alto. Sono questi i punti da cui si parte per la 4×200 stile libero maschile italiana. Nella specialità, che ricordando le parole di Alberto Castagnetti indica la profondità del movimento, l’Italia è reduce da un quarto posto mondiale nel 2019 a un tiro di schioppo dal podio. Nello sport è così e nel nuoto ancor di più. Un battito di ciglia amaro, che però il quartetto del Bel Paese vuol trasformare in energia positiva in vista dei Giochi.

Filippo Megli l’ha letta così quella prova a Gwangju (Corea del Sud), costretto a riavvolgere il nastro perché la pandemia ha sconvolto i piani e le Olimpiadi di Tokyo e tutta la stagione 2020 sono state spazzate via. Se ne riparlerà nel 2021. Un anno in più per prepararsi e una stagione in più per ottenere che cosa? “Non ci sbilanciamo. L’unica cosa che mi sento di dire è che daremo il 100% perché questa squadra ha fame, voglia di migliorarsi sempre e di ambire a qualcosa di bello. E poi un pensiero particolare c’è anche per chi non è più tra noi. Siamo convinti infatti che Mattia Dall’Aglio ci abbia aiutato in Corea del Sud e saprà spingerci ancora per realizzare un sogno“, le parole sentite del nuotatore tricolore, ai microfoni di OA Sport (in collaborazione con “Sport2u). Emozioni che riportano inevitabilmente alla tragica fine del 24enne nuotatore, trovato morto nell’agosto del 2017 in una palestra dei vigili del fuoco, di via della Valle a Modena. Uno dei frazionisti, Stefano Ballo, aveva un legame particolare con Mattia ed è bello considerare che ci sarà anche lui l’anno prossimo a “supportare” gli azzurri in Giappone.

Il classe ’97 nativo di Firenze non è però solo un ottimo rappresentante della staffetta, ma viene anche da una splendida finale mondiale nei 200 sl, dove è giunto quinto (1’45″67, record italiano) a 4 centesimi dal bronzo. Nuovamente il cronometro non ha fatto sorridere, ma il toscano sa di dover lavorare ancora molto: “Mi preparo tanto sulla tecnica e sulla qualità, supportato da un tecnico (Paolo Palchetti ndr.) con cui ho un ottimo rapporto“. Filippo confessa, infatti, che la relazione emotiva con il proprio allenatore è uno degli aspetti più importanti per la sua crescita. Un legame speciale. A proposito di speciale, il ritorno eventuale di Filippo Magnini, ex grande capitano della Nazionale?Dai social si era capito che qualcosa si stava muovendo. Se davvero dovesse tornare in acqua, ne sarei contento, anche per il periodo non felice (riferimento alla squalifica per doping a cui poi ha fatto seguito l’assoluzione ndr.) che ha passato”.

INTERVISTA A FILIPPO MEGLI

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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