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Nuoto, Gabriele Detti: “Alle Olimpiadi voglio battere tutti! 400 e 800 al top. Paltrinieri mi manca”

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Gabriele Detti è reduce da un’annata un po’ sottotono per i suoi standard visto che ai Mondiali 2019 si è dovuto accontentare del bronzo sui 400 metri stile libero, dopo che nel 2017 si era laureato Campione del Mondo sugli 800 e alle Olimpiadi di Rio 2016 aveva firmato una doppietta di bronzio su 400 e 1500. L’allievo di Stefano Morini guarda con grande ottimismo al futuro e sogna in grande in vista delle prossime Olimpiadi come traspare in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Se faccio due gare individuali punto al top su entrambe: 400 e 800. I 1500? Non lo so, vedremo, se ne occuperà il Moro“.

Il 25enne si sofferma sugli allenamenti attuali: “Vanno molto bene, sto lavorando meglio di quanto pensassi: è bastato poco per riprendere il ritmo lungo. Solo da un paio di settimane abbiamo ricominciato a girare su un chilometraggioo un po’ più alto. Sono contento di arrivare a fine giornata con i dolori, almeno vuol dire che sto facendo qualcosa“. Il ritorno in gara è fissato per il Trofeo Settecolli a metà agosto: “Sarà l’unico obiettivo fino a ottobre-novembre. Psicologicamente è un test che serve. La Champions Isl? Penso ad altro, se ci sarà una proposta la valuterò“.

Il nuotatore ha parlato della sua vita senza avere accanto Gregorio Paltrinieri: “Penso che ognuno debba fare le proprie scelte, in ambito lavorativo e nella vita: se non ti trovi bene a lavorare lì è giusto che cerchi un’altra soluzione. Umanamente mi è dispiaciuto, anzi ho patito un vero crollo emotivo: nei primi giorni guardavo la corsia a fianco in piscina e mi dava fastidio non vederlo, sentivo che mi mancava qualcosa. Ma sono cose che capitano: è stato come perdere un fratello che cambia posto dopo dieci anni… Con Greg abbiamo condiviso tutto“.

Il toscano guarda ovviamente al futuro: “Il nuoto è bello perché è uno sport individuale. Io devo pensare a me stesso, devo pensare in grande. Ho ottimi compagni di allenamento, ci divertiamo e possiamo andare forti tutti lo stesso. Con Paltrinieri ci parliamo spesso, ci mandiamo messaggi, ci siamo sentiti più volte: mi ha detto che nel nuovo gruppo si sta trovando bene. L’importante è quello, ma è ovvio che l’affetto l’uno per l’altro resta. Alle fine si è solo spostato, ma non sono cambiati gli obiettivi. Per entrambi resta la voglia di stupire e salire ancora sul podio insieme come abbiamo fatto alle Olimpiadi di Rio“.

L’assenza alle Olimpiadi di Tokyo del cinese Sun Yang, squalificato per doping, potrebbe cambiare qualcosa?: “Non cambia niente: quando si arriva a una finale olimpica ci sono 8 atleti che vogliono spaccare il mondo e vincere. Sono convinto che a parte i soliti nomi, da Horton a Romanchuk e Rapsys, usciranno anche dei giovani. Magari De Tullio, finalista ai Mondiali. Per diventare numero 1, devi allenarti come se tu fossi il numero 2. E io voglio andare alle Olimpiadi e battere tutti“.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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