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F1, Robert Kubica: “Il 2008 un’occasione persa dalla Bmw, ancora oggi ho rimpianti per quel titolo sfumato”

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Robert Kubica può indubbiamente essere considerato uno dei più grandi talenti inespressi della Formula 1 del XXI secolo. Il polacco ha visto la sua promettente carriera spezzata a soli 26 anni dalle gravissime ferite riportate nell’incidente patito durante il Rally Ronde di Andora, nel febbraio 2011. Pochi ricordano come il pilota di Cracovia abbia fatto da terzo incomodo nella corsa al Mondiale 2008 durante il quale è stato anche in testa alla classifica iridata. Proprio di quella stagione ha parlato oggi Kubica a GP Racing, sottolineando di essere molto amareggiato per le scelte effettuate dalla Bmw, che a suo modo di vedere gli hanno tarpato le ali nella corsa all’Iride.

“Sono passati dodici anni, ma il mio punto di vista in merito non è mai cambiato, in quanto ero parte in causa e soprattutto avevo la sensazione che quella fosse la nostra unica chance di lottare per il titolo. Non avevamo l’auto più veloce, questo è un dato di fatto. Generalmente il campionato lo vince la monoposto più rapida, ma non è detto. Quell’anno gli altri sbagliavano, mentre noi all’inizio della stagione stavamo facendo un lavoro eccellente e, nonostante non avessimo la vettura migliore, ci siamo trovati in testa al Mondiale” ha ricordato il polacco, che effettivamente comandava la classifica iridata dopo la vittoria del GP del Canada, settima delle diciotto prove stagionali.

Eppure, nonostante questa situazione, la Bmw decise di non sviluppare la propria monoposto, concentrandosi sulla progettazione del modello per il 2009, anno in cui era prevista l’introduzione del KERS. Le conseguenze di questa scelta hanno fatto sì che la competitività del team tedesco scemasse nella seconda metà dell’anno, poiché Ferrari e McLaren apportarono miglioramenti in serie alle loro vetture. Robert ancora oggi non si da’ pace per l’accaduto. “Bisogna sfruttare le opportunità che la vita ti offre, perché non puoi mai sapere se avrai una seconda possibilità. Dieci anni dopo quella stagione ho incontrato dei meccanici che erano con me alla Bmw e loro mi hanno detto di avere la mia stessa opinione. Proprio perché, alla fine, non ci sono state altre chance di lottare per il titolo”.

Kubica ricorda i connotati di quell’annata particolare, sottolineando come visto il suo rendimento, si possa legittimamente parlare di occasione persa: “Non c’era una forza egemone. Ferrari e McLaren erano più forti su alcune piste, ma erano monoposto inaffidabili e per di più i piloti commettevano qualche errore. Infatti sono rimasto a lungo in lotta per il campionato, nonostante una vettura che non era alla loro altezza. Mi ricordo ancora la gara del Fuji, a fine anno. Io mi qualificai sesto, mentre Nick [Heidfeld, ndr] partì sedicesimo. Non eravamo più competitivi, eppure io percorsi il primo giro in testa e arrivai al secondo posto. Sono certo che se lo sviluppo dell’auto non fosse stato interrotto, io avrei vinto quella gara. Da un lato ho ancora rimpianti per quel 2008, ma dall’altro mi dico di avere avuto la fortuna di poter raccontare questa esperienza. Molti altri piloti di talento non hanno avuto neppure la chance di lottare per il titolo”.

In effetti la decisione della Bmw si rivelerà kamikaze, poiché il 2009 sarà una stagione pessima. Kubica nel 2010 si trasferirà alla Renault, dove raccoglierà tre podi. Nel 2011 avrebbe dovuto restare nel team francese prima di trasferirsi alla Ferrari, con cui aveva già siglato un accordo, a partire dal 2012. L’incidente rallystico ha invece cambiato completamente il corso della sua attività agonistica e forse la storia della F1.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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