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Formula 1

Rubens Barrichello: “Sainz dovrà imparare a gestire l’ansia prima di trasferirsi alla Ferrari”

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Rubens Barrichello ha qualcosa in comune con Carlos Sainz. Il brasiliano, proprio come lo spagnolo, è arrivato alla Ferrari dopo aver trascorso tutta la sua carriera in team di media grandezza. Infatti, tra il 1993 e il 1999, il paulista ha gareggiato con Jordan e Stewart, vestendosi poi di rosso dal 2000. L’iberico ha un curriculum in cui compaiono nomi più altisonanti, quali Renault e McLaren, ma non si è ancora trovato in una squadra di vertice, pronta a lottare per il Mondiale, come il Cavallino Rampante. Per questa ragione, il quarantottenne sudamericano ha voluto lasciare dei consigli al venticinquenne madrileno.

“Sicuramente Sainz è preparato sia fisicamente che sul piano psicologico” – ha detto Barrichello ad Autosport – “però dovrà riuscire a controllare la sua ansia. Magari adesso non sente ancora la pressione, ma più si avvicinerà il momento di trasferirsi alla Ferrari, più nella sua testa inizierà a fare caldo. Quindi, se posso dargli un suggerimento, penso che debba pensare di trovare un modo per lavorare sotto questo aspetto. Io, per esempio, ho risolto grazie alla meditazione, in questo modo i miei livelli di ansia sono sempre rimasti bassi ed è stato un aspetto fondamentale per avere successo alla Ferrari”.

Inoltre, secondo il due volte vice-campione del mondo, per Sainz il 2020 non sarà una stagione semplice sul piano psicologico. Lo stesso discorso varrà anche per Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel. La ragione è rappresentata dal fatto che ognuno di loro è già sicuro di lasciare il team con cui correrà i Gran Premi di quest’anno: “A me sembra pazzesco che siano già stati fatti certi annunci, prima ancora che la stagione cominci! Mentalmente è difficilissimo gestire una situazione del genere, perché ci saranno piloti che si troveranno in una squadra a cui sanno già di non appartenere più, con tutto quello che questa situazione potrà comportare, sia per loro che per i team”.

Il vincitore di 11 GP (di cui 9 con la Ferrari) ha infine effettuato una riflessione sul perché certe scelte siano state effettuate con tanto anticipo. A suo modo di vedere è stata una conseguenza della pandemia: “Era tutto fermo, non c’erano notizie di alcun genere. Quindi deve essere stato fantastico per gli appassionati anche solo sentire qualcosa di nuovo. Il sentimento comune è stato quello di pensare ‘Oh mio Dio! Ci sarà un grosso cambiamento!’. In questo devo dire che la Formula 1 non si è smentita, tenendo fede alla sua fama di essere sempre pronta ad annunciare notizie inaspettate e sorprendenti”.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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