Scherma
Scherma, Elisa Di Francisca: “Tokyo 2021 sarà l’Olimpiade della rinascita italiana. Io? Vediamo a ottobre”. Ma intanto si allena duramente
E’ stata Elisa Di Francisca, jesina, classe ’82, iridata 2010 e bi-olimponica 2012 nel fioretto, individuale e a squadre, la prestigiosa ospite di “Fencing2U“, giunto alla sua ottava puntata, format settimanale di approfondimento sul mondo delle lame, fioretto, sciabola, spada, con orizzonte allargato anche a maestri, ct, addetti ai lavori ecc. ecc.
Ecco qualche anticipazione della simpatica chiacchierata con la fiorettista jesina, di cui più in basso trovate il video integrale. “Colgo l’occasione – ha esordito Elisa – per ringraziare gli infermieri e fare loro grandissimi complimenti per tutto quanto anno realizzato negli ultimi mesi. Io mi sono trovata “finalmente” a casa e ne ho approfittato per godermi la famiglia, mio marito e mio figlio Ettore. Senza dimenticare di allenarmi, in una stanza di casa o in un cortile. Solo esercizi a livello fisico, con un po’ di “gambe-scherma” e stop. Adesso ho ricominciato a lavorare in palestra con Stefano Cerioni, il mio maestro, e Annalisa Coltorti, la mia preparatrice atletica. La scherma per m è vita, mi mancherà anche a 80 anni: è trovare sempre una soluzione quando le cose non vanno. Perché c’è sempre una contromossa. L’idea di allungare tutto il lavoro di un anno è dura, faticosa. Ho pensato anche di smettere. Ora attendo la decisione del CIO a ottobre. Ho parlato con Tania Cagnotto e Aldo Montano: noi facciamo parte di quella schiera di atleti un po’ più in là con gli anni.
L’Olimpiade è impegnativa, va preparata con tempo, forza, tanta energia mentale, non è facile mettere da parte tutto il resto. Poi certo, siamo atleti, combattenti, abbiamo anche la voglia, il bisogno, arrivo a dire persino la dipendenza di fare quello che abbiamo sempre fatto. Portabandiera? Sarebbe un grande orgoglio, anche perché le Olimpiadi di Tokyo 2021, se si faranno, saranno quelle del riscatto, dell’Italia che combatte, si riprende, prova a rialzarsi. E quindi portare la bandiera italiana sarebbe meraviglioso. Vediamo se me lo proporranno. La mia è stata una carriera particolare. Sono arrivata alla prima Olimpiade a 29 anni perché volevo così, perché prima… c’avevo un po’ da fare. Mi sono cimentata in tutte le vite possibili, ho fatto la cameriera, la barista, volantinaggio, tutto, volevo indipendenza, i miei soldi, stare con la gente, comunicare, volevo vivere la mia vita, insomma. Poi ho iniziato a fare veramente sul serio anche con lo sport. Ai Giochi attenzione alle mie compagne, ovviamente, poi a Thibus, Kiefer, Deriglazova, ma anche a coreane e cinesi, pericolosissime, in casa”.
L’INTERVISTA A ELISA DI FRANCISCA
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OLIMPIONICO
26 Giugno 2020 at 22:23
La DI FRANCISCA e’ una grandissima campionessa ma si e’ resa molto antipatica con la partecipazione a quella trasmissione di telespazzatura. A TOKYO-2021 punto sulla VOLPI.