Scherma
Scherma, l’Italia riparte! Da lunedì via ai collegiali delle Nazionali tra Tirrenia, Formia e Roma
Si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel e anche la scherma è pronta a ripartire dopo la lunga sosta dovuta alla pandemia. Le Nazionali Italiane toreranno in pedana a partire da lunedì 15 giugno, con gli allenamenti collegiali riprenderà il percorso di avvicinamento alla ripesa della stagione internazionale e alle Olimpiadi di Tokyo rinviate al prossimo anno. A ospitare i gruppi azzurri di sciabola, fioretto, spada saranno i centri di preparazione olimpica di Roma, Tirrenia, Formia.
Da lunedì 15 a venerdì 19 giugno toccherà alla squadra di sciabola femminile impegnata a Roma, la settimana successiva (22-26 giugno) sarò il turno della formazione di sciabola maschile sempre nella capitale. A Tirrenia spazio invece al fioretto: dal 21 giugno al 3 luglio si alterneranno uomini e donne con l’arma dolce. A chiudere il cerchio sarà la spada, impegnata con entrambi i sessi dal 22 giugno a Formia. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dai CT alla Federscherma.
Giovanni Sirovich (sciabola): “Le Nazionali sono il vertice di un intero movimento schermistico che riparte e devono essere d’esempio. Si tratta di ritiri che assumono un valore elevato in termini di importanza, perché rappresentano l’occasione per ritrovarsi come squadra e come gruppo. La ripresa dell’attività agonistica internazionale è ancora lontana ma sarà importante non perdere il ritmo e farsi trovare costantemente pronti. In tal senso effettueremo dei test fisici per valutare lo stato di forma che, comunque, so essere buono per l’intero gruppo avendo seguito in questi mesi passo-passo le attività dei singoli“.
Andrea Cipressa (fioretto): “Sin dal primo giorno di lockdown abbiamo atteso questo ritiro. Coi ragazzi siamo stati costantemente in contatto attraverso i mezzi tecnologici, ma avvertivo e continuo ad avvertire la voglia di tornare ad essere squadra e gruppo. Ritrovarsi è anche un segnale importante, in vista del ritorno ai ritmi normali che saranno cadenzati dal calendario nazionale e soprattutto da quello internazionale. Assieme allo staff tecnico ed ai preparatori atletici, abbiamo stilato un programma che prevede non solo i test fisici utili ad accertare le condizioni dei singoli, ma anche delle sedute di preparazione atletica e delle lezioni tecniche. I numeri dei convocati e dei relativi tecnici, preparatori e staff sanitario, sono stati definiti proprio per permettere a ciascun atleta di avere dal ritiro la massima resa. Personalmente non vedo l’ora di riprendere a stare coi ragazzi, nel rispetto delle norme e delle disposizioni!“.
Sandro Cuomo (spada): “Non credo sia mai successo che una Nazionale non si incontrasse per un periodo così lungo. In questi mesi abbiamo fatto tutto il possibile per rimanere in contatto sia sul piano umano che ovviamente anche su quello tecnico. Sicuramente abbiamo avuto l’opportunità di testare e sperimentare sistemi di comunicazione che possono essere utili anche in futuro per delle attività quali ad esempio la video analisi. Adesso sono iniziati anche i CAF in videoconferenza e credo possa essere definita come un’esperienza utile e fruttuosa. Nulla però può sostituire il contatto, le lezioni fisiche e la socialità. Ecco perché questi ritiri segnano una tappa importante: saranno utili a continuare a porre l’attenzione sugli obiettivi, a non abbassare la guardia ed a ritrovarci come squadra. Non potremo fare assalti, ma abbiamo definito dei programmi di allenamento che serviranno a riprendere le fila di un discorso interrotto e che, invece, ci porterà lontano“.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Bizzi per Federscherma