Sci Alpino
Sci alpino, le cinque Coppe del Mondo generali femminili vinte con il maggior distacco
Dopo aver ripercorso le cinque Coppe del Mondo maschili vinte con il distacco maggiore, è doveroso fare altrettanto anche con il settore femminile. Anche in questo caso è obbligatorio spiegare che un confronto sensato può essere fatto solo partendo dalla stagione 1991-1992. Sul perché, si rimanda alla premessa effettuata nell’articolo dedicato agli uomini. Non per pigrizia, ma perché il discorso è il medesimo anche per le donne e fare-copia incolla di quanto già scritto risulterebbe petulante. Detto questo, possiamo andare a vedere quali sono i cinque margini più elevati nella storia della Coppa del Mondo femminile di sci alpino.
5° POSTO – STAGIONE 1996-1997
Margine: 536 punti – WIBERG Pernilla (SWE) su SEIZINGER Katja (GER)
La stagione 1996-97 è la migliore in assoluto nella carriera di Pernilla Wiberg, almeno se si guarda alla Coppa del Mondo. Infatti sino a quel momento la svedese ha costruito le sue fortune nei grandi appuntamenti (in bacheca ha già 2 ori olimpici e 3 ori iridati), ma è sempre stata una grande piazzata sia nella classifica generale che in quelle di specialità. Durante quell’inverno, invece, tutto cambia. La scandinava domina la scena da dicembre a marzo, vincendo ben 9 gare (compresa la sua prima discesa libera). Grazie a un totale di 18 podi marca la bellezza di 1.960 punti, che all’epoca rappresentano il record assoluto per la disciplina. L’avversaria più vicina, Katja Seizinger, è staccata di 536 lunghezze. Paradossalmente la metamorfosi di Wiberg è completa, poiché “buca” inopinatamente i Mondiali del Sestriere, dove non va oltre una singola medaglia di bronzo.
4° POSTO – STAGIONE 2011-2012
Margine: 578 punti – VONN Lindsey (USA) su MAZE Tina (SLO)
Nell’inverno 2011-12 il predominio di Lindsey Vonn raggiunge il suo apogeo. La statunitense vive la sua ultima stagione prima dei ripetuti gravi infortuni al ginocchio destro patiti nel corso dell’anno solare 2013. Non a caso domina come non mai, travolgendo la concorrenza, grazie a 12 vittorie e 17 podi complessivi che le valgono 1.980 punti. Nessuna è in grado di tenerle testa e la seconda classificata, Tina Maze, risulta distanziata di 578 lunghezze. All’epoca entrambi i dati sono record assoluto, poiché Vonn batte sia il primato di punti (1.970, stabilito da Janica Kostelic sei anni prima), che quello di vantaggio sulla seconda (detenuto da Pernilla Wiberg, di cui abbiamo appena parlato). Ambedue le pietre miliari, però, avranno vita molto breve…
3° POSTO – STAGIONE 2017-2018
Margine: 605 punti – SHIFFRIN Mikaela (USA) su HOLDENER Wendy (SUI)
Nel 2017-18 siamo in piena “epoca Shiffrin”. La statunitense però comincia a evolvere, tanto da ottenere la prima vittoria della carriera nella velocità dopo aver già trionfato a ripetizione nelle discipline tecniche. Ormai prossima a tramutarsi in sciatrice polivalente, l’americana si porta a casa 12 vittorie e 18 podi (a cui vanno aggiunti un oro e un argento olimpici), rivelandosi assolutamente inarrivabile per chicchessia, essendo l’unica in grado di marcare punti pesanti in tutte le discipline. In questo modo Shiffrin mette le mani sulla Sfera di cristallo con ben 605 lunghezze di vantaggio sulla svizzera Wendy Holdener.
2° POSTO – STAGIONE 2018-2019
Margine: 849 punti – SHIFFRIN Mikaela (USA) su VLHOVA Petra (SVK)
Come detto, la Mikaela Shiffrin del 2017-18 è un’atleta ancora in evoluzione. Questa si compie nell’inverno successivo, durante il quale la fuoriclasse stars&stripes è semplicemente spaziale. Nel 2018-19 la statunitense vola nella stratosfera raccogliendo qualcosa come 17 successi e 21 podi complessivi, a cui va aggiunto il bottino dei Mondiali di St.Moritz (2 ori e 1 bronzo). Un rendimento da urlo, che le consente di marcare 2.204 punti e di distanziare la slovacca Petra Vlhova di ben 849 lunghezze. Per quanto sia folle pensarlo, nell’arco di un singolo inverno c’è chi è riuscita a fare meglio…
1° POSTO – STAGIONE 2012-2013
Margine: 1.313 punti – MAZE Tina (SLO) su RIESCH Maria (GER)
Il record di Sfera di cristallo conquistata con il vantaggio più ampio spetta a Tina Maze, nella sua fantasmagorica stagione 2012-2013. In quell’inverno Lindsey Vonn, dominatrice del lustro precedente, viene frenata da ripetuti malanni. Tuttavia, guai dell’americana o meno, la slovena brilla di luce propria disputando un’annata sensazionale. Maze vince 11 gare senza farsi mancare nulla. Si impone infatti in 5 giganti, 2 slalom, 2 combinate, 1 discesa e 1 super-G. Inoltre sale sul podio ben 24 volte. Risultati che le valgono la bellezza di 2.414 punti in classifica generale, una quota semplicemente fantascientifica, mai neppure sfiorata da nessun altra sciatrice. Al termine di un inverno da dominatrice assoluta, in cui paradossalmente vince “solo” due Coppe di specialità (gigante e super-G), la slovena si prende il lusso di doppiare la seconda in classifica generale, ovvero la tedesca Maria Riesch, la quale si “ferma” a 1.101 punti. Il margine di 1.313 lunghezze è ancora oggi il più ampio mai registrato nella storia dello sci alpino, sia esso maschile o femminile.
Per dovere di cronaca, questi sono i margini di distacco nelle quattro stagioni tra il 1987-88 e il 1990-91, quando venivano considerati tutti i risultati e il sistema di punteggio era differente.
117 punti – KROBEBERGER Petra (AUT) su GINTHER Sabine (AUT) [1990-91]
115 punti – SCHNEIDER Vreni (SUI) su WALLISER Maria (SUI) [1988-89]
41 punti – KRONBERGER Petra (AUT) su WATCHER Anita (AUT) [1989-90]
18 punti – FIGINI Michela (SUI) su ORTLI Brigitte (SUI) [1987-88]
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Foto: La Presse