Sci Alpino
Sci alpino, le cinque Coppe del Mondo generali maschili vinte con il maggior distacco
A giugno gli sport invernali sono agonisticamente in letargo, con gli atleti però già impegnati nei primi allenamenti in vista della stagione ventura. Quando le bocce sono ferme, è il momento migliore per effettuare ripassi di carattere storico. Per esempio, quest’oggi andiamo a vedere quali sono le cinque Coppe del Mondo maschili di sci alpino in cui si è avuto il maggior distacco tra primo e secondo classificato. È però necessario effettuare una premessa. Per effettuare tale confronto, si possono tenere in considerazione esclusivamente le Sfere di cristallo assegnate dal 1991-92 in poi. Andiamo a vedere perché.
Inizialmente il sistema di punteggio della Coppa del Mondo di sci alpino era profondamente diverso da quello attuale. Venivano assegnati punti ai primi dieci classificati, ma al di là di questo aspetto è impossibile fare parallelismi tra le varie stagioni perché il metodo di calcolo della classifica generale veniva riformato quasi ogni anno. Infatti originariamente venivano considerati solamente i migliori tre risultati in ogni disciplina. Il numero poi è stato innalzato a cinque, ma successivamente riabbassato a tre o a quattro. In alcuni casi, addirittura, l’inverno veniva diviso in due periodi e la classifica generale era stabilita considerando solo un determinato numero di risultati ottenuto in ognuna delle due metà della stagione! Insomma, un marasma continuo. La situazione ha cominciato a stabilizzarsi dagli anni ’80, quando peraltro la zona punti è stata allargata ai primi 15. Cionondimeno esisteva ancora un numero considerevole di scarti, poiché per assegnare la Sfera di cristallo veniva tenuto in considerazione solamente un determinato numero di gare in ogni disciplina. Numero che peraltro cambiava ogni due o tre stagioni. Solo dal 1987-88 la classifica generale somma tutti i risultati ottenuti dagli atleti nell’arco dell’inverno. Il sistema di punteggio è poi stato modificato nuovamente nel 1991-92, quando la zona punti è stata allargata alle migliori 30 posizioni. Dopo un minimo aggiustamento avvenuto per i punteggi assegnati alle posizioni dalla quarta alla ventesima, il sistema è rimasto invariato dal 1992-93 a oggi. Per questa ragione, il 1991-92 rappresenta lo spartiacque dal quale cominciare per effettuare il confronto di cui sopra. Ecco, dunque, quali sono i cinque margini più elevati nella storia della Coppa del Mondo maschile di sci alpino.
5° POSTO – STAGIONE 1999-2000
Margine: 560 punti – MAIER Hermann (AUT) su AAMODT Kjetil Andre (NOR)
Il 1999-2000 è una stagione entrata nella storia dello sci alpino, poiché rappresenta la prima (e unica) in cui un atleta è stato in grado di toccare la soglia dei 2000 punti. L’impresa riesce a Hermann Maier, che conclude l’annata agonistica proprio con 2000 punti precisi. A oggi, si tratta del più alto punteggio mai realizzato da un uomo in un singolo inverno. In quella stagione, l’austriaco raccoglie dieci vittorie e ventidue podi complessivi, incamerando anche tre Coppe di specialità. Nonostante questo pauroso dominio, il margine di vantaggio sul secondo classificato è “solamente” il quinto di sempre. Questo perché il norvegese Kjetil Andre Aamodt si rende protagonista di un inverno solidissimo durante il quale, a fronte di tre successi (compreso l’unico della sua carriera in slalom), arpiona una marea di piazzamenti che gli valgono complessivamente 1440 punti.
4° POSTO – STAGIONE 1997-1998
Margine: 571 punti – MAIER Hermann (AUT) su SCHIFFERER Andreas (AUT)
Il 1997-98 è l’inverno dell’esplosione del Wunderteam austriaco, che non a caso monopolizza il podio della classifica generale, piazzando inoltre quattro uomini nelle prime cinque posizioni della graduatoria assoluto. La punta di diamante della devastante squadra rot-weiß-rot è Hermann Maier, che si rivela improvvisamente al mondo come un dominatore assoluto. Herminator, come viene ribattezzato, si porta a casa 10 vittorie e 19 podi nelle competizioni di Coppa del Mondo (a cui si sommano i due ori olimpici di Nagano), spezzando la maledizione di Karl Schranz e riportando la Sfera di cristallo in Austria dopo 28 anni di digiuno. Nessuno può tenere il suo ritmo, neppure il compagno di squadra Andreas Schifferer, che disputa la miglior stagione della carriera e si consola con la conquista della Coppa di discesa.
3° POSTO – STAGIONE 2001-2002
Margine: 606 punti – EBERHARTER Stephan (AUT) su AAMODT Kjetil Andre (NOR)
Il 2001-02 è un inverno molto difficile, sia livello globale che per il Circo bianco. Il mondo è ancora sotto shock per gli attentati dell’11 settembre e l’ambiente dello sci viene scosso da un dramma dopo l’altro. Il 24 agosto Hermann Maier è vittima di un gravissimo incidente motociclistico e la sua carriera viene considerata compromessa dalle tremende ferite subite alla gamba destra, salvata per miracolo dall’amputazione dai chirurghi. Il 29 ottobre Regine Cavagnoud si scontra con un allenatore tedesco durante un allenamento sul ghiacciaio di Pitzal. La sciatrice francese riporta gravissime lesioni e muore due giorni dopo all’ospedale di Innsbruck. L’8 dicembre, durante la discesa libera della Val d’Isere, Silvano Beltrametti esce di pista in piena velocità e sfonda le reti di protezione, schiantandosi contro una roccia. Lo svizzero si frattura la colonna vertebrale e diventa paraplegico. Tra una tragedia e l’altra, pochi si rendono conto della grandezza della stagione di Stephan Eberharter che, liberatosi di Herminator (sua storica nemesi), scia con la convinzione di essere il più forte. Ormai quasi trentatreenne, il tirolese disputa un’annata sopraffina, durante la quale raccoglie 10 vittorie e 17 podi (a cui vanno sommate le tre medaglie, una per metallo, ai Giochi olimpici di Salt Lake City 2002). Conquista la Sfera di cristallo a mani basse, staccando di oltre 600 punti Aamodt.
2° POSTO – STAGIONE 2016-2017
Margine: 675 punti – HIRSCHER Marcel (AUT) su JANSRUD Kjetil (NOR)
Il 2016-17 è l’inverno in cui Marcel Hirscher si appropria della sesta delle sue otto Sfere di cristallo. Per il salisburghese, questo è il trionfo con il margine più elevato. Il fuoriclasse austriaco mantiene per tutta la stagione un approccio calcolatore, badando a marcare più punti possibile. Non a caso vince “solo” 6 gare valevoli per la Sfera di cristallo (ingranando però il turbo quando ci sono le medaglie in palio, visto che ai Mondiali si mette al collo 2 ori e 1 argento, mancando il terzo successo per un solo centesimo). Tuttavia, la sua filosofia di sciare al 90% gli consente di ottenere una pletora di piazzamenti, grazie ai quali veleggia verso un nettissimo successo in classifica generale, staccando di ben 675 punti Kjetil Jansrud e non andando lontano dal record assoluto di Coppa del Mondo vinta con il maggior vantaggio.
1° POSTO – STAGIONE 2000-2001
Margine: 743 punti – MAIER Herrmann (AUT) su EBERHARTER Stephan (AUT)
Il primato di Sfera di cristallo conquistata con il margine più elevato spetta a Hermann Maier, nella sua spettacolare stagione 2000-2001. È l’inverno in cui Herminator si porta a casa la bellezza di 13 vittorie (“bucando” però i Mondiali di Sankt Anton), imponendosi in tutte le classifiche di specialità eccezion fatta per lo slalom. Non c’è alcun avversario in grado di infastidirlo sul lungo periodo e l’odiato Stephan Eberharter viene quasi doppiato (1618 punti per il vincitore, 875 per il secondo in classifica). È anche l’ultima stagione in cui si può ammirare il vero Maier, poiché ad agosto il fenomeno di Flachau sarà vittima dell’incidente motociclistico in cui rischierà di perdere una gamba. Considerando che Herminator compare tre volte in questa top-five, viene da chiedersi cosa avrebbe mai potuto realizzare negli anni a venire senza quel drammatico sinistro…
Per dovere di cronaca, questi sono i margini di distacco nelle quattro stagioni tra il 1987-88 e il 1990-91, quando venivano considerati tutti i risultati e il sistema di punteggio era differente.
123 punti – ZURBRIGGEN Pirmin (SUI) su FURUSETH Ole C. (NOR) [1989-90]
98 punti – GIRARDELLI Marc (LUX) su ZURBRIGGEN Pirmin (SUI) [1988-89]
29 punti – ZURBRIGGEN Pirmin (SUI) su TOMBA Alberto (ITA) [1987-88]
20 punti – GIRARDELLI Marc (LUX) su TOMBA Alberto (ITA) [1990-91]
Infine, giusto per onorare le leggende, non bisogna dimenticare come il francese Jean Claude Killy abbia concluso l’edizione inaugurale della Coppa del Mondo (inverno 1966-67) con il punteggio più alto realizzabile (225 punti, figli di almeno tre vittorie in ogni disciplina).
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Foto: La Presse