Sci Alpino

Sci alpino, le vittorie con il distacco maggiore nella Coppa del Mondo femminile. C’è anche Deborah Compagnoni

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Dopo aver guardato alle gare maschili della Coppa del Mondo di sci alpino in cui si è registrato il più alto distacco di sempre, è giusto fare altrettanto con il settore femminile. Anche in questo caso, analizzando i dati, si scopre come la discriminante fondamentale per entrare nel libro dei record sia rappresentata dalla fatidica soglia di almeno 3 secondi di margine. Interessante notare come le competizioni riservate alle donne terminate con tale differenza tra prima e seconda siano meno rispetto a quelle verificatesi tra gli uomini. Va tuttavia rimarcato come in campo femminile sia capitato di vedere distacchi persino superiori ai 5 secondi! Detto questo, andiamo a vedere quali sono i “Mammoth Gap” del Circo Rosa.

6° POSTO – PRÖLL Annemarie, 2″96 (DUE VOLTE)
GARE: Discesa di Chamonix, 25 gennaio 1973 & Gigante dell’Abetone, 11 marzo 1971
Cominciamo il nostro viaggio da un paio di gare in cui il distacco non ha raggiunto per un’inezia i fatidici tre secondi. Tuttavia entrambe le competizioni meritano di essere citate. In primo luogo perché tra di esse è compreso il record assoluto di una disciplina, ovvero la discesa libera. A stabilirlo non poteva essere che Annemarie Moser-Pröll, la quale vanta tutte le vittorie più nette nella storia della specialità. Il 25 gennaio 1973, a Chamonix, la fenomenale sciatrice salisburghese staccò di 2”96 la connazionale Wiltrud Drexler, stabilendo un primato tuttora ineguagliato. Curiosamente il margine di vantaggio è esattamente il medesimo che l’austriaca inflisse alla francese Françoise Macchi in occasione del gigante dell’Abetone vinto poco meno di due anni prima (che peraltro è stato record relativo alle porte larghe per otto anni).

5° POSTO – STEURER Florence, 3″00
GARA: Slalom dell’Abetone, 10 marzo 1968
Quanto accaduto sull’Abetone il 10 marzo 1968 è entrato di diritto nella storia dello sci alpino. Quel giorno la francese Florence Steurer vinse uno slalom con esattamente tre secondi di vantaggio sulla connazionale Annie Famose. Va rimarcato come quella fosse letteralmente un’altra epoca e nella gara citata vi fossero tante assenze (parecchie atlete di vertice non si presentarono in Italia, ma si schierarono al via dello slalom disputato ad Aspen pochi giorni dopo). Cionondimeno quella competizione è stata la prima valevole per la Coppa del Mondo ad avere un distacco di almeno tre secondi tra chi ha vinto e chi si è classificata alla piazza d’onore, rimanendo per oltre un decennio record assoluto e per quasi mezzo secolo primato relativo ai rapid gates.

4° POSTO – SHIFFRIN Mikaela, 3″07
GARA: Slalom di Aspen, 28 novembre 2015
Il primato di cui sopra, apparentemente imbattibile, cade invece dopo oltre 47 anni. A batterlo non poteva essere che Mikaela Shiffrin, la più grande interprete nella storia dello slalom. Sabato 28 novembre 2015 è gara “vera”, nel senso che tutto il Circo Rosa è al via dell’appuntamento. La statunitense sfracella il cronometro e le avversarie, superando di 3”07 la slovacca Veronika Velez-Zuzulova. Oltre a essere record per i rapid gates, questa competizione rappresenta l’unica disputata nel XXI secolo ad aver avuto un distacco di almeno tre secondi tra vincitrice e concorrente a lei più vicina. Per la cronaca, ventiquattro ore dopo questo successo, l’americana da’ un nuovo saggio della sua supremazia, vincendo con 2”65 su Frida Hansdotter, firmando così anche il quarto margine più ampio di sempre in slalom.

3° POSTO – COMPAGNONI Deborah, 3″41
GARA: Gigante di Park City, 21 novembre 1997
Novembre 1997, siamo all’apogeo del dominio di Deborah Compagnoni in gigante. Tra le porte larghe la valtellinese è imbattuta ormai da gennaio e ha inanellato una sequenza di sei successi consecutivi (cinque in Coppa del Mondo a cui si somma l’oro iridato del Sestriere). La serie raggiungerà le nove affermazioni e, poche settimane dopo aver perso l’imbattibilità, la lombarda conquisterà l’oro olimpico di Nagano. Nel frattempo l’azzurra si prende il lusso di vincere una gara con 3”41 di vantaggio. Nella seconda manche di Park City le tedesche Martina Ertl e Katja Seizinger, uniche in grado di impensierire l’italiana già al comando a metà del guado, sbagliano. Compagnoni però non lo sa e scende a tutta, chiudendo così con un margine stratosferico sull’austriaca Alexandra Meissnitzer, risalita dalla tredicesima piazza. Non sarà record, ma è l’unica competizione disputata tra il 1981 e il 2014 ad avere avuto almeno tre secondi di distacco tra la vincitrice e l’avversaria più vicina.

2° POSTO – WENZEL Hanni, 5”02
GARA: Gigante di St.Gervais, 26 gennaio 1980
Inverno 1979-80. È l’anno di grazia Hanni Wenzel, la quale oltre a conquistare la Coppa del Mondo assoluta, si mette al collo anche 2 ori olimpici a Lake Placid. Durante quella stagione. la sciatrice del Liechtenstein mette la proverbiale ciliegina sulla torta ottenendo un successo schiacciante nel gigante di St.Gervais, disputato poche settimane prima i Giochi statunitensi. Il 26 gennaio 1980 Wenzel si impone staccando di 5”02 la francese Perrine Pelen. Non è record, ma rimane una delle due competizioni nella storia del Circo Rosa a essere stata vinta con almeno 5 secondi di vantaggio.

1° POSTO – MARIE THERESE NADIG, 5”20
GARA: Gigante di Furano, 19 marzo 1979
Nel settore femminile il primato di distacco più ampio mai registrato spetta a Marie Therese Nadig. Il 19 marzo 1979 si gareggia a Furano, nell’Hokkaido. Quel giorno, l’allora venticinquenne elvetica vince il gigante disputato sulle nevi giapponesi con qualcosa come 5 secondi e 20 centesimi di margine su Annemarie Moser-Pröll! Il record, avvicinato solo da Hanni Wenzel pochi mesi dopo, resiste da 41 anni e curiosamente è stato ottenuto proprio nello stesso inverno in cui Ingemar Stenmark ha stato stabilito l’analogo primato maschile. Dunque il 1978-79 può a tutti gli effetti essere definito l’anno dei margini biblici.

SPECIAL GUEST II – HÄCHER Traudl, 1″81
GARA: Super-G di Davos, 8 dicembre 1984
Infine bisogna citare quanto accaduto a Davos l’8 dicembre 1984. Quel giorno va in scena il Super-G in cui viene registrato quello che, ancora oggi, è il più alto margine di sempre tra prima e seconda classificata relativo alla disciplina in questione. La tedesca Traudl Hächer infatti si impone battendo di ben 1”81 la svizzera Maria Walliser. Per dare un’idea della portata dell’impresa, si pensi che nella storia della Coppa del Mondo solamente tre Super-G sono terminati con una differenza di almeno 1”50 tra le prime due.

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Foto: La Presse

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