Sci di fondo
Sci di fondo, Marco Selle: “C’è grande voglia di rivalsa in tutti noi dopo un’annata al di sotto delle aspettative”
La Squadra A della Nazionale italiana dello sci di fondo è al lavoro al Passo dello Stelvio da domenica scorsa e vi resterà fino a martedì 23 giugno: Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Maicol Rastelli, Giandomenico Salvadori e Greta Laurent (mentre è assente Lucia Scardoni) sono guidati dall’allenatore responsabile Stefano Saracco e dal direttore tecnico Marco Selle.
Così Marco Selle al sito federale: “Il tempo muta con regolarità ma non condiziona i nostri programmi. Martedì abbiamo sistemato un anello di un paio di chilometri per sciare bene, adesso la pista è stata allungata a 4 km con condizioni molto buone. Le previsioni non sono ottimali ma per noi fondisti rappresenta un problema minore. In questa prima fase sono stati programmati otto giorni di sci, con l’obiettivo di rimanere all’aperto il maggior tempo possibile e mettere tanti chilometri nelle gambe. Normalmente i ragazzi si allenano circa quattro ore al giorno e mettono insieme dai 40 ai 50 chilometri, suddivisi in una sessione mattutina e una pomeridiana. C’è grande voglia di rivalsa in tutti noi dopo un’annata al di sotto delle aspettative, Pellegrino è rimasto in forma per tutto anno ma si è imbattuto in un super Klaebo, De Fabiani ha convissuto a lungo con un problema con tiroide che lo ha fortemente limitato“.
Spiegata anche la composizione delle Squadre Nazionali: “I componenti della Squadra A hanno un’età che varia dai 27 ai 29 anni, con l’obiettivo di puntare a risultati immediati e l’Olimpiade di Pechino 2022 che arriverà al massimo delle loro potenzialità. Appena dietro c’è un altro team che va dai 20 ai 24 anni, puntato direttamente verso Milano-Cortina 2026, destinato a fare esperienza in Coppa del Mondo e a raccogliere punti, alla cui guida ci sono due tecnici giovani come Fulvio Scola e Renato Pasini. Si tratta di 12 ragazzi e 14 ragazze, per loro quando comincerà la stagione varrà il concetto che gareggerà sul circuito maggiore chi lo meriterà. Dobbiamo puntare su questi ragazzi, l’Olimpiade in Italia è un evento enorme, per loro è importante fare esperienza il più possibile, costruire un percorso che gli consenta fra sei anni di arrivare al top della carriera. Ancor più sotto ci sono alcuni Under 23 affidati a Simone Paredi, con l’obbligo di maturare le loro esperienze in Alpen Cup e puntare ai Mondiali di categoria“.
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roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: LaPresse