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Sport di contatto vietati. Perché il calcio si gioca? La spiegazione del CTS

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Il Comitato Tecnico Scientifico ha detto no: domani non potranno ancora riprendere gli sport di contatto. Slitta ancora dunque la data per la ripresa: non è bastato il parere favorevole del Ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, in quanto non è arrivato il beneplacito del CTS. Gli esperti interpellati dal Governo, secondo quanto riportato da “Repubblica“, non ritengono le società dilettantistiche in grado di far rispettare i medesimi protocolli delineati per la Serie A di calcio, che per questo motivo, invece, può proseguire. Da domani dunque, ancora non sarà possibile giocare a calcetto, basket, pallavolo, pallanuoto e beach volley.

Così si è espresso il CTS: “In considerazione dell’attuale situazione epidemiologica nazionale con il persistente rischio di ripresa della trasmissione virale in cluster determinati da aggregazioni certe come negli sport da contatto devono essere rispettate le prescrizioni relative al distanziamento fisico e alla protezione individuale“.

Ecco perché la Serie A di calcio invece è ripresa: “Un interlocutore formale, la società sportiva, ha assunto piena responsabilità per quanto concerne l’esecuzione e il controllo di uno stringente protocollo di diagnosi e monitoraggio continui. In considerazione della mancanza di simili protocolli a favore di singoli individui che si dedicano a tali attività a livello amatoriale o di società sportive dilettantistiche, non si ritiene al momento di poter assumere decisioni al riguardo che siano difformi rispetto alle raccomandazioni sul distanziamento fisico“.

Il Ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, aveva invece annunciato su Facebook pochi minuti prima: “Già ieri ho anticipato il mio parere favorevole alla riapertura. Manca solo l’assenso del ministro Speranza: appena lo darà si potrà ricominciare. Mi avete scritto e fatto sentire con forza dopo che il Consiglio dei Ministri ha deciso lo slittamento dal 18 al 25 giugno per la ripresa degli sport di contatto, la voglia e la necessità di ricominciare a giocare nei centri sportivi di tutto il Paese, consentendo a migliaia di gestori e lavoratori di riprendere le loro attività. Per questo, prima dei termini previsti, ho incontrato in video conferenza il Presidente Bonaccini e i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che hanno stilato le indicazioni per la ripresa immediata, che saranno approvate domani“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Shutterstock

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