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Storia delle Olimpiadi: l’oro di Roberto Di Donna ad Atlanta 1996

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La storia delle Olimpiadi ha regalato tante pagine dal finale rocambolesco e clamoroso, ed una di queste ha come protagonista Roberto Di Donna, tiratore romano delle Fiamme Gialle che vive tra le colline veronesi. Ad Atlanta 1996 è il primo giorno di gare con il mondo ancora scosso dall’immagine di un tremante Mohammed Ali che poche ore prima ha acceso il braciere olimpico.

La finale della pistola 10 metri ha un grande favorito, il cinese Yifu Wang, oro a Barcellona 1992 e dominatore della stagione. Ma non c’e solo la Cina: c’é anche l’Italia con il nostro Roberto Di Donna. “Dido” viene da tre anni molto positivi in cui ha raggiunto sempre il podio nelle Finali di Coppa del Mondo.

Al Wolf Creek Shooting Complex di Atlanta la finale è un monologo del cinese: prima dell’ultimo tiro il vantaggio su Di Donna è 3,8 punti, un vantaggio impossibile da recuperare in un solo colpo nel mondo del tiro. Ma si sa che a volte l’impossibile nello sport non esiste.

Dopo il nono tiro, per tre minuti salta il sistemo elettrico dell’impianto di Atlanta, minuti lunghi di attesa per un tiro che vale la carriera, soprattutto per Di Donna, che deve difendere la seconda posizione dall’assalto del bulgaro Kiriakov. Si riprende. Di Donna spara e fa 10.4, la medaglia è sicura. Tocca a Wang, al quale basta 6.6 per l’oro: come si dice nel gergo, deve semplicemente non spararsi ai piedi.

E qui la sicurezza del gigante cinese crolla e tutto il mondo crolla addosso al cinese in uno dei momenti sportivamente più belli e drammatici della storia dello sport. Wang fa 6.5, impossibile. No, possibile. 684.2-684.1, un decimo di punto che vale tutto. Roberto Di Donna è oro olimpico e può esprimere la gioia infinita per quel traguardo che cambia la storia sportiva di ogni atleta.

Wang invece crolla, collassa a terra, di fronte a un dramma sportivo inspiegabile e alla tensione pazzesca che una gara di tiro porta. Wang sarà trasportato in ospedale e non potrà ricevere quella maledetta medaglia; tornerà oro ad Atene, 8 anni dopo, a coronare una carriera splendida. Sul podio invece sale Roberto Di Donna, che forse si rende conto della grande impresa solo quando risuonano le dolci note dell’inno di Mameli.

Una vittoria che cambia la vita perché questi sport hanno un quarto d’ora di gloria ogni quattro anni: se ti va bene ti ricordano, altrimenti vai nel dimenticatoio. E lo sport ricorderà sempre questa pagina di sport scritta in quel giorno ad Atlanta e quell’assurdo e incredibile finale della pistola ad aria compressa 10 metri. E l’oro quel giorno fu di Roberto Di Donna.

Roberto Vallalta

NELLE PUNTATE PRECEDENTI…

Prima puntata: Jury Chechi
Seconda puntata: Ondina Valla
Terza puntata: Tania Cagnotto
Quarta puntata: Michael Johnson
Quinta puntata: Andrea Benelli
Sesta puntata: Mark Spitz
Settima puntata: Vincenzo Maenza
Ottava puntata: Cathy Freeman
Nona puntata: Daniele Molmenti
Decima puntata: Tommie Smith e John Carlos
Undicesima puntata: Agostino Straulino
Dodicesima puntata: Nadia Comaneci
Tredicesima puntata: Graziano Mancinelli
Quattordicesima puntata: Hicham El Guerrouj
Quindicesima puntata: Abdon Pamich
Sedicesima puntata: USA-URSS (basket)
Diciassettesima puntata: Silvio Martinello
Diciottesima puntata: Abebe Bikila
Diciannovesima puntata: Di Francisca-Errigo-Vezzali
Ventesima puntata: Deborah Compagnoni
Ventunesima puntata: Paavo Nurmi

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Foto: LaPresse

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