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Tennis, Gilles Simon: “L’Atp non rappresenta i giocatori. I top-4 sempre davanti a moltissimi spettatori, ma la realtà è diversa”

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In queste settimane di stop dal mondo del tennis sono arrivati diversi spunti molto interessanti. L’ultimo, in ordine di tempo, l’ha fornito il francese Gilles Simon. Il numero 53 del ranking Atp ha parlato di come cambiano le partite e il modo di giocare lontani dal campo centrale.

L’ex numero 6 al mondo ha sottolineato che rispetto ai primi al mondo, il resto dei giocatori sono abituati a giocare con pochi spettatori lontano dal campo centrale: “Sono un giocatore di tennis. Ho già avuto l’opportunità di giocare in grandi ambienti al Roland Garros in un campo centrale completamente pieno, ma ho anche giocato molti incontri nella mia vita con pochissimo pubblico sugli spalti. In entrambi i casi, sopravviverò. La realtà è diversa da ciò che accade con i primi 4 che giocano sistematicamente sui campi centrali Al Roland Garros, la maggior parte delle volte, gli spalti sono lungi dall’essere pieni“.

Gilles Simon ha poi spiegato che, dal suo punto di vista, l’Atp non tutela i giocatori del circuito: “Vorrei che, in questi mesi senza tennis, arrivassimo alla conclusione del problema, perché ci sono sette entità che regolano il tennis in questo momento: WTA, ATP, l’TF e i quattro tornei del Grande Slam che tendono a stabilire alleanze temporanee. Tutti fanno quello che pensano sia meglio. L’ATP non rappresenta i giocatori, è falso che questa sia una realtà“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Lapresse

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