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Tennis, Jannik Sinner studia per diventare campione: allenamenti con giocatori top, ma programma triennale

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La pazienza è la virtù dei forti. Spesso, da parte dei tifosi e degli appassionati, viene a mancare quell’attesa, passando dall’inferno al paradiso in un battito di ciglia. Nel tennis, in particolare, questo fenomeno è associato alla figura di un grande talento, che però ha ancora tantissimo da dimostrare. Ci si riferisce a Jannik Sinner. L’altoatesino viene da un 2019 spettacolare: la scalata che l’ha proiettato al n.78 del mondo a soli 18 anni è stata impressionante. Un’annata iniziata con il trionfo a Bergamo e il ranking che diceva n.546. Il percorso è stato completato con 62 vittorie, di cui 11 nel circuito maggiore e con all’attivo 2 titoli ITF, 3 Challenger e la ciliegina delle Next Gen ATP Finals.

Nel 2020 si è fatta più fatica ed è un po’ lo scotto da pagare. Tuttavia, quel successo a Rotterdam (Olanda) contro il n.10 del mondo David Goffin è stata una perla e in quel frangente l’azzurrino ha fatto vedere numeri importanti. E’ chiaro che bisognerà lavorare sulla continuità. Lo stop per la pandemia non ha rallentato più di tanto Jannik che, come confermato dal suo tecnico Riccardo Piatti (intervistato da SuperTennis), ha dato continuità alla propria preparazione dal punto di vista fisico.

I margini sono importanti e le intenzioni di Piatti sono quelle di allenare il proprio pupillo in compagnia di giocatori di livello molto alto, verificando se ci sarà nel prossimo futuro la possibilità di farlo anche con il n.2 del mondo Rafael Nadal e con il n.1 ATP Novak Djokovic, in passato allenato dal coach italiano. Si parla di confronti molto interessanti e, in questo senso, la sua partecipazione al torneo di esibizione a Berlino nel mese di luglio è senza dubbio da accogliere favorevolmente.

La parola d’ordine però è una: calma. Il programma del giovane tennista del Bel Paese è triennale e, come ammesso dallo stesso Piatti, sono le sconfitte in questa fase ad aver ancor più peso delle vittorie, perché sono degli indicatori su che cosa si deve lavorare maggiormente. L’atteggiamento di Sinner è quello del vero professionista, mettendo in mostra una maturità fuori dal comune per un ragazzo della sua età. Vero è che sul piano tecnico ci sono aspetti critici: le variazioni di ritmo nello scambio, le discese a rete e un servizio più solido con la seconda. Fattori su cui il giocatore sta lavorando alacremente e per continuare la propria ascesa bisognerà conservare appunto pazienza e dedizione.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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