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Tennis, Lorenzo Musetti: “Lavoro sulla respirazione con il metodo degli apneisti. Torneo preferito? Wimbledon”
Lorenzo Musetti è indubbiamente uno dei talenti più cristallini del tennis italiano. Il carrarino, classe 2002, è attualmente il numero 284 del ranking ATP ma promette di scalare tante posizioni nei prossimi anni: per farlo ovviamente dovrà continuare a lavorare sull’aspetto tecnico e fisico, ma ci sono anche altri fattori che incidono sulle prestazioni di un atleta e il toscano ne è ben consapevole.
Intervistato da Tuttosport, Musetti ha infatti svelato un interessante aneddoto relativo alla gestione della respirazione: “Mi sono abituato e sono maturato, soprattutto dopo il boom mediatico che è seguito al mio successo dello scorso anno agli Australian Open junior. Un mese continuo di chiamate, interviste, ospitate. Ho fatto un po’ di fatica a rifocalizzarmi interamente sul tennis in quel periodo. Piano piano ho imparato a gestire la situazione, anche lavorandoci sotto il profilo fisico e motorio. In certe situazioni mi si bloccava il diaframma, non riuscivo a fare ciò che volevo e mi innervosivo. Ho chiesto il supporto ad un ragazzo di Livorno che insegna agli apneisti e ne sono venuto fuori. Quando mi capita ora ho le contromisure“.
L’azzurro ha sottolineato quanto sia importante per lui poter contare su un coach come Simone Tartarini, con il quale c’è totale sintonia su programmi e obiettivi: “Con lui ci eravamo posti quale primo traguardo entrare nelle qualificazioni del Roland Garros. Mi mancavano ancora una cinquantina di posizioni in classifica mondiale, ma credo che sarei riuscito a scalarle visti i tanti appuntamenti che avrei potuto sfruttare. Sarebbe stato fantastico giocare a Parigi. Ora l’imperativo è migliorarsi tutti i giorni mantenendo elevata la motivazione. Un mattoncino alla volta, per costruire una casa solida: questa è la nostra filosofia“.
Sul torneo preferito Musetti non ha dubbi: “Wimbledon. Lì ho raggiunto i quarti a livello junior provando grandi emozioni: non avevo mai giocato sull’erba ma ho immediatamente trovato le giuste cadenze. Sarebbe il massimo fare bene tra i big”.
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antonio.lucia@oasport.it
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Foto: LPS / Roberta Corradin