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Thomas Bach: “Condanniamo il razzismo e ci battiamo per i diritti umani ma alle Olimpiadi saranno vietate le proteste”

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Il Comitato Esecutivo del CIO ha presentato una mappa di avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo, rinviate al prossimo anno a causa della pandemia. Tra i tanti temi toccati si è parlato a lungo anche della lotta contro il razzismo e del lavoro per ottenere la parità di genere a partire da Parigi 2024.

Il Presidente Thomas Bach ha però ribadito che non saranno permessi gesti o esternazioni di protesta durante le gare sportive: la regola numero 50 della carta olimpica non cambia nemmeno in questo particolare momento storico, soprattutto dopo i movimenti di protesta sorti negli USA nelle ultime settimane dopo la morte di George Floyd.

Queste le dichiarazioni di Thomas Bach: “Condanniamo il razzismo e ci battiamo per la difesa della libertà e dei diritti umani. Lo scopo dei Giochi è celebrare l’unità e l’umanità nel rispetto e mantenimento della pace, senza discriminazioni e condividendo ogni cosa, emozioni comprese. Ma nessun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale è consentita nei siti olimpici e in altre arene, come recita la regola 50 della carta olimpica. Non è una contraddizione, per il semplice motivo che la nostra condanna è chiara. Valuteremo assieme alla commissione atleti un modo adeguato per esprimere il sostegno a certi principi“.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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