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Ultimate Tennis Showdown 2020: pubblicate le regole. Match da 40′ in quattro frazioni, rivoluzione mai vista
Sono state rese pubbliche le regole dell’Ultimate Tennis Showdown, l’evento non ufficiale al quale parteciperanno dieci tennisti di alto livello all’interno dell’accademia di Patrick Mouratoglou nella Riviera francese. Tra questi il nostro Matteo Berrettini. Nel primo fine settimana, come noto, il francese Elliot Benchetrit sostituirà l’austriaco Dominic Thiem, impegnato nell’Adria Tour a Belgrado.
Le idee di Mouratoglou tentano, per così dire, di avvicinare notevolmente il tennis alla pallacanestro internazionale. Ci saranno quattro quarti da 10 minuti ciascuno, per un totale di 40 minuti. I giocatori serviranno per due volte alternativamente; il giocatore con più punti alla fine del quarto lo vincerà. Se il tempo finisce nel mezzo di un punto, questo va avanti. Se il quarto finisce in parità, si gioca un deciding point. Se un giocatore vince i primi tre periodi, il quarto viene giocato comunque per questioni di quoziente set. Se, invece, si finisce a due frazioni a testa vinte, allora il quinto (un supplementare de facto) si gioca con la “sudden death”, ma applicata così: il giocatore che ha vinto più punti lungo i quattro quarti sceglie di servire per primo o la metà campo che gradisce. I due protagonisti del momento servono alternativamente, e il primo giocatore che conquista due punti di fila vince il match.
Per spiegare quest’ultimo punto, vale la pena fare un esempio pratico: se i quarti finiscono 30-28, 29-34, 29-23 e 27-31, la somma è 115-116. Il giocatore 2, in questo caso, ha la precedenza sulle scelte nel “supplementare”.
We promised we would experiment with a new format…
Here’s how the #UTShowdown matches will be played ? pic.twitter.com/kJ4E04VpCw
— UTS | Ultimate Tennis Showdown (@UTShowdown) June 11, 2020
Altre novità sono emerse da parole di Mouratoglou in una conferenza Zoom, raccolte da Ubitennis. Ci saranno uno shot clock da 15 secondi per servire (nel circuito è da 25), la possibilità di fermare la partita per un coaching di 30 secondi per un massimo di quattro volte e chiamato dall’allenatore (ma rifiutabile dal giocatore), con tanto di cuffie in panchina indossate dal giocatore stesso. Il dialogo dovrà avvenire in inglese, pena penalty point. Ci sarà anche la possibilità di giocare delle “carte”, di non meglio precisata natura, per poter avere un vantaggio o costringere a uno svantaggio; tutti i dettagli, in questo senso, non sono ancora stati resi noti, ma si sa che molte “carte” riguarderanno il servizio.
Le novità, a giudicare dalle reazioni sui social della manifestazione, non sono state particolarmente ben accolte dagli appassionati, che si sono espressi in maniera sfavorevole pressoché all’unanimità.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse