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Atletica, Meeting Savona 2020: Jacobs contro Tortu, la prima sfida diretta delle star della velocità azzurra

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C’erano una volta le sfide epocali tra i velocisti italiani: Mennea, Pavoni, Simionato, Tilli, che poi seppero tutti assieme salire sul podio mondiale a Helsinki 1987. Quei tempi sembrano tornati, fatte le debite proporzioni. L’attesa per la prima sfida di una stagione balorda e senza grandi eventi internazionali è quasi febbrile. Domani, giovedì 16 luglio, a Savona Marcell Jacobs e Filippo Tortu si troveranno uno a fianco all’altro per la prima sfida face to face della stagione che consegnerà lo scettro di uomo più veloce d’Italia almeno per qualche giorno al vincitore.

Tortu di rientro dalla Sardegna dove si è allenato duramente dopo l’esordio non proprio sfavillante di Rieti (con 10″28 e 10″31) e Jacobs che invece domenica scorsa ha piazzato proprio a Rieti il 10″21 che lo fa uomo più veloce d’Italia in stagione. Uno che vuole difendere la leadership conquistata grazie alla finale iridata conquistata nell’ottobre scorso a Doha e l’altro che vuole prendersi la rivincita dopo aver fallito proprio l’obiettivo della finale iridata che, ad un certo punto, aveva accarezzato. Una rivalità che non può che giovare all’atletica italiana, boccheggiante fino a qualche tempo fa ma rivitalizzata in molti campi, primo fra tutti proprio quello della velocità.

I precedenti tra i due azzurri per ora premiano il 22enne brianzolo con il “punteggio” di 2-1 sul 25enne campione italiano in carica allenato da Paolo Camossi. Savona è il teatro “classico” della sfida diretta fra i due migliori velocisti italiani (9″99 Tortu, 10″03 Jacobs i primati personali): nel 2016 prevalse Jacobs (10″23) su un Tortu che, giovanissimo, fece segnare un promettente 10″24, nel 2018 Tortu si rifece con il crono di 10″03, battendo Jacobs di soli 5 centesimi in una delle sfide più veloci mai disputate in Italia sui 100. La “bella” si è disputata al Golden Gala Pietro Mennea di due anni fa all’Olimpico di Roma, dominato da Tortu (10″04) contro il 10″19 di Jacobs.

La sfida di domani è al buio perché da una parte c’è un Tortu apparso un po’ arrugginito al debutto e che potrebbe avere ampi margini di miglioramento e giovare del lavoro svolto negli ultimi dieci giorni, volto a sistemare un po’ tutti i pezzi mancanti del puzzle costruito in modo un po’ raffazzonato a Rieti: male la partenza e bene la distensione nel primo turno, tutto il contrario nella finale. Dall’altra c’è un Jacobs che ha mostrato già un’ottima condizione domenica scorsa con il 10″21 ma che potrebbe avere ulteriori possibilità di crescita, dopo aver preso le misure alla distanza e al lima gara. Insomma inutile dire che si attendono scintille e magari anche qualche tempo di livello mondiale per la stagione: una stagione in cui i tempi, in assenza di grandi sfide, saranno l’unico riferimento per capire chi è il più forte e nella quale i due sprinter azzurri potranno prendersi belle soddisfazioni.

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