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Basket
Basket femminile, Elena Delle Donne denuncia: “Sono malata, ma mi costringono a giocare”
Situazione alquanto paradossale e complessa in WNBA per Elena Delle Donne, superstar del basket femminile americano (e globale) in forza alle Washington Mystics. La fuoriclasse 30enne nativa di Wilmington è affetta da 12 anni dalla malattia di Lyme, un morbo con sintomi che possono andare dalla semplice febbre e spossatezza alla perdita della memoria, paralisi facciale e psicosi. Come racconta in una lettera aperta pubblicata su “Players Tribune”, la cestista statunitense non può permettersi di prendersi nemmeno un raffreddore nelle sue condizioni e, alla luce del proliferare in America del Covid-19, ha chiesto alla Lega di non giocare questa stagione (ridotta e da disputare in una bolla simile ai colleghi uomini, però a Bradenton). La WNBA ha però rigettato la sua richiesta, costringendola a scegliere tra la sua salute ed il suo stipendio. Fortunatamente la franchigia di Washington ha fatto sapere di voler pagare ugualmente lo stipendio alla sua giocatrice anche nel caso in cui non dovesse scendere in campo.
“Prendo 64 pillole al giorno. E’ l’unico modo per continuare a fare quello che amo, giocare a basket, e provare a vivere una vita normale – scrive Elena Delle Donne in una lettera aperta – Mi è sempre stato detto che, nella mia condizione, anche un raffreddore può essere pericoloso. Quando il Covid ha iniziato a diffondersi, ho iniziato a prendere tutte le precauzioni possibili (che altre persone malate come me non possono avere). Io amo giocare a basket, ma adesso è una questione di vita o di morte. Quando ho saputo che i medici federali hanno respinto la mia richiesta di fermarmi onestamente sono stata male. I soldi dello stipendio mi servono per pagare le medicine e per vivere. Il mondo dove per anni ho dato sangue, sudore e lacrime è come se mi avesse tradito“.
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Credit: fiba.basketball