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Basket: Virtus Roma, c’è l’iscrizione alla Serie A 2020-2021. Arriva la conferma di Claudio Toti

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La Virtus Roma giocherà la Serie A 2020-2021. A darne la notizia è il Messaggero, a firma Marino Petrelli: il quotidiano romano riferisce l’avvenuta iscrizione al massimo campionato effettuata, e comunicata, da Claudio Toti, il patron storico della società che ha vinto uno scudetto, una Coppa dei Campioni (oggi Eurolega), due Coppe Korac e una Supercoppa Italiana.

Le garanzie, in particolare, sono fornite dallo stesso Toti, che ha chiarito come le trattative per la cessione della società siano tuttora in corso con le stesse due parti in causa che più di tutte erano state al centro dell’attenzione nelle scorse settimane, e cioè la cordata abruzzese e il non meglio noto imprenditore laziale. I tempi per il passaggio di proprietà sono indicati tra i 15 e i 30 giorni, anche se per comprendere chi avrà le quote di maggioranza è ancora presto.

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L’impianto di gioco sarà ancora il PalaEur, là dove la Virtus ha costruito la propria storia e i propri successi, dal tricolore dell’83 alla Coppa Korac dell’86, a un pezzo di quella del ’92, fino all’accesso alla finale di Coppa dei Campioni ’84 poi giocata e vinta a Ginevra, e passata dalla sfida decisiva al Bosna Sarajevo. Un enorme sospiro di sollievo, dunque, per il basket romano e anche italiano, dopo oltre due mesi dal comunicato con cui Toti annunciava il proprio disimpegno dal basket. Per quanto riguarda il roster, si riparte dalla conferma per la terza stagione consecutiva di Piero Bucchi in panchina e dal mantenimento in cabina di regia di Tommaso Baldasso, che era stato letteralmente blindato dalla società, con la quale del resto ha un contratto triennale di cui quello in arrivo è il secondo anno.

Queste le dichiarazioni di Toti raccolte da Fabrizio Cicciarelli de Il Tempo: “Ho preso la decisione di mettere la Virtus nella condizione di iscriversi al prossimo campionato. La decisione era legata a riequilibrare i parametri necessari all’iscrizione, ulteriore impegno importante sul quale ho dovuto riflettere. Mi sono trovato di fronte a una decisione difficile dove cuore e testa dovevano ragionare contemporaneamente. Volevo far sì che la Virtus rimanesse patrimonio del basket e della città ma anche avere delle speranze riguardo la cessione, perché non posso definirle certezze, che questa trattativa possa andare in porto nei prossimi giorni, inteso tra quindici e un mese. Stiamo lavorando su più fronti, ritengo di avere avuto interlocuzioni abbastanza importanti affinché si verifichi, ragione per cui ho fatto questo sforzo. Avrei voluto si compiesse prima dell’iscrizione, non ci sono riuscito ma oggi ho veramente una grande convinzione di poter concludere queste trattative in tempi abbastanza rapidi, spero di non sbagliarmi. Non nego di avere qualche preoccupazione, quando gli accordi non sono firmati non ci sono certezze, l’eventualità che con nessuno dei potenziali acquirenti si chiuda una trattativa mi metterebbe in situazione di grossa difficoltà che per ora non voglio analizzare. Hanno dei progetti per Roma non solo per mantenere in vita la pallacanestro ma per avviare un ciclo importante. Le trattative sono due, chi più chi meno conosce già il mondo del basket. La mia permanenza in minoranza? Se chi investe volesse rilevare totalmente la società per me va bene, la mia disponibilità a dare una mano è più per facilitare l’operazione”.

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Credit: Ciamillo

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