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Basket: Virtus Roma e Vanoli Cremona, le storie che finiscono nel verso giusto

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Virtus Roma e Vanoli Cremona ci sono. La Serie A 2020-2021 di basket sarà a 16 squadre, con l’apporto del club capitolino e di quello lombardo, che hanno sciolto le riserve in extremis al termine di percorsi diversamente intricati, ma che hanno restituito al massimo campionato due esponenti di alto rilievo.

L’importanza di Roma nella massima serie non è necessaria da spiegare, e non solo per i titoli della Virtus (uno scudetto, una Supercoppa Italiana, una Coppa dei Campioni, che oggi è l’Eurolega, una Coppa Intercontinentale e due Coppe Korac), ma anche per la storicità della società, che proprio quest’anno compie sessant’anni. La società, poche ore fa, dando seguito a quanto dichiarato in una conference call con la stampa dal patron Claudio Toti, ha perfezionato gli atti necessari all’iscrizione in Serie A, mentre continua il processo legato al passaggio di proprietà, che si dovrebbe perfezionare nel giro di 15-20 giorni. Quasi tutta da costruire la squadra, che ruoterà intorno alla guida tecnica di Piero Bucchi e al posto assicurato di Tommaso Baldasso. Tramite i canali della società, Toti ha dichiarato: “Ho dovuto riflettere molto prima di fare questo passo, perché, nella logica continuazione di quanto dichiarato da oltre due mesi, non avrei dovuto iscrivere la squadra al prossimo Campionato LBA, non essendo intervenuta la cessione delle quote di maggioranza del Club. Alla luce delle trattative in corso ho deciso di comportarmi diversamente per far sì che la Pallacanestro Virtus Roma avesse l’opportunità di partecipare alla prossima stagione sportiva, rimanendo patrimonio del basket e della Città. Naturalmente continuerò a lavorare per concludere al più presto l’operazione di cessione che potrà prevedere o meno, la nostra presenza in Società con una partecipazione minoritaria. Nel frattempo si dovrà iniziare a pensare alla squadra per recuperare il tempo perduto, condividendo le azioni strategiche con chi dovrà guidare, in un prossimo e speriamo vicino futuro, la Società“. Di tempo, da quel 17 maggio in cui Toti aveva annunciato il proprio disimpegno dalla pallacanestro, ne era passato, con una conclusione positiva che ha posto fine a settimane in cui i tifosi sono rimasti col fiato sospeso.

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In casa Vanoli Cremona, invece, il sorriso è giunto dopo due settimane in cui sembrava davvero finita. Dal 12 luglio, giorno dell’annuncio con cui il CdA ha dichiarato che non c’erano le condizioni economiche per sostenere la Serie A, si sono succedute varie manifestazioni di sostegno dei tifosi, tra le quali una legata a una raccolta fondi con il consorzio Cremona Basket, che ha raccolto un buon numero di adesioni. Quasi all’improvviso è spuntata la Corazzi, storica azienda della zona che ricopre un ruolo di leadership mondiale nella produzione di fibre abrasive: il sostegno è stato sufficientemente importante da garantire un futuro nel massimo campionato alla società che, non più tardi di 18 mesi fa, vinceva la Coppa Italia. Un incontro, quello tra Aldo Vanoli e i Corazzi, nato in una domenica, e che in poche ore ha creato i presupposti per il salvataggio. Parlando a La Provincia di Cremona, il patron della società ha inoltre affermato: “Sono arrivate delle risposte che nemmeno mi sarei aspettato. C’è un entusiasmo incredibile in questo momento. Ringrazio chi si è impegnato a creare il Consorzio. Quei primi imprenditori che hanno sposato il progetto, da Corradi a Maestroni. Senza essere invadenti hanno fatto sentire la loro presenza. Avevo bisogno di sostegno e l’ho avuto. Anche Davide Borsatti è sempre stato al mio fianco in questo periodo“. Sulla scia dell’iscrizione avvenuta è arrivato l’accordo con Paolo Galbiati, che per ritornare su una panchina della massima serie si è liberato dal contratto con Biella, che avrebbe dovuto guidare nel girone Ovest di Serie A2.

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Credit: Ciamillo

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