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F1, Charles Leclerc: da Dr. Jekyll a Mr. Hide in 7 giorni. Un giovane talento che necessita di esperienza

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22 anni sono sempre 22 anni e per una maturazione serve tempo. Tempo che però la Ferrari non ha, in tutti i sensi. La Rossa era stata salvata nella prima apparizione del Mondiale 2020 in Stiria dal monegasco Charles Leclerc: un secondo posto di grande rilievo, approfittando delle situazioni capitate in corsa e mettendo in mostra sorpassi di pregevole fattura.

Se Charles era stato il migliore in pista nel 1° round, purtroppo è stato il peggiore nella corsa successiva: arretrato in 14ma posizione in griglia di partenza anche per una penalità nel corso delle qualifiche per aver ostacolato il russo dell’AlphaThauri Daniil Kvyat, Leclerc ha voluto strafare, commettendo un errore di valutazione importante in curva-3 e centrando il suo compagno di squadra Sebastian Vettel. Risultato? Gara finita per entrambi dopo poche centinaia di metri. Un effetto “Dr. Jekyll / Mr. Hide” per il 22enne del Principato, frutto di una gestione ferrarista decisamente rivedibile e di un pilota estremamente talentuoso, ma che a volte si perde quando si trova in bagarre, per la smania di recuperare o di imporsi.

Vengono in mente il botto nelle qualifiche di Baku (Azerbaijan) dell’anno scorso, la condotta di gara a Monaco, rischiando più del dovuto e sorpassando anche dove non era possibile, l’errore in Germania sotto la pioggia (anche se in quel contesto il 90% dei piloti aveva sbagliato), la partenza di Suzuka (Giappone), colpendo Max Verstappen, e l’incidente con Vettel in Brasile. In una stagione di conferma per lui, reduce comunque da un ottimo 2019 (condito da sette pole e due vittorie), certe situazioni non sono ammesse, specie se poi si corre nella stessa squadra.

Ne è consapevole Charles che, ieri, ha chiesto scusa a tutto il mondo per l’accaduto, ma è chiaro che la sua voglia di arrivare contrasta fortemente con il difficile momento vissuto in Ferrari. Giusto, quindi, parlare di un errore di “frustrazione”.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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