Formula 1
F1, Daniil Kvyat: “Siamo tutti uniti nella lotta contro il razzismo, ma inginocchiarsi non è nel mio modo di pensare”
“Inginocchiami? No, grazie“: è questo il pensiero del pilota russo dell’AlphaTauri Daniil Kvyat, dopo alcune polemiche sul mancato assenso di alcuni piloti, tra cui appunto Kvyat (ivi compreso Charles Leclerc) di aderire al gesto della campagna della lotta contro il razzismo, di cui Lewis Hamilton è fermo sostenitore.
Mercedes e la FIA hanno dato piena disponibilità alle argomentazioni di Lewis e alcune decisioni simboliche lo stanno a testimoniare, come la famosa livrea nera della W11 e le scritte inneggianti alla battaglia in favore dei diritti civili presenti nel paddock. Daniil, come anche altri piloti, ha voluto dare il proprio contributo, ma nella libertà di esprimere il proprio dissenso nella maniera in cui si ritiene più opportuna. Stando ad alcune indiscrezioni, ci sono state delle discussioni in merito a questa differenza di vedute tra i racing drivers.
“E’ una visione personale, se i piloti vogliono inginocchiarsi o stare in piedi in relazione a quello che sta accadendo. Ho già espresso la mia posizione nel primo weekend dell’anno. Tutti i piloti sono uniti nella lotta contro il razzismo, ma personalmente sono contro l’inginocchiarsi. Non è nella mia mentalità. Nessuno spinge e deve spingere nessuno a fare qualsiasi cosa. Penso che non ci sia alcun dramma in questo. Ad alcuni va bene inginocchiarsi, mentre altri preferiscono esprimere la propria idea in un modo diverso. Combattiamo contro il razzismo, ma ognuno a modo proprio”, le parole del russo.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse