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F1, dopo le polemiche l’azione: la Red Bull è pronta a presentare il proprio DAS sulla RB16?

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La Red Bull ha dato il via al proprio Mondiale 2020 di Formula Uno con grandi speranze ma, sostanzialmente, concludendo il proprio fine settimana con un ritiro sanguinoso per Max Verstappen, un secondo posto svanito per Alexander Albon e tante polemiche sul fronte DAS. Il Dual Axis Steering System concepito dagli ingegneri della Mercedes è stato il vero grande protagonista delle ore di vigilia del primo appuntamento stagionale.

L’ingegnoso sistema presentato dal team di Brackley già nel corso dei test invernali del Montmelò aveva lasciato tutti a bocca aperta e, com’è ben noto, produce vantaggi importanti per le W11. Con questo stratagemma, infatti, le Frecce d’argento (o, per meglio dire, Frecce nere vista la nuova livrea) possono modificare dinamicamente la convergenza dell’asse anteriore della vettura. Spostando in avanti o indietro il piantone dello sterzo vengono variati gli angoli. Nello specifico sui rettilinei il volante arretra, si sposta leggermente indietro. Il piantone con questo movimento esercita un movimento di un terzo elemento che permette di chiudere la convergenza e riportarla a livello zero. I vantaggi sono evidenti. Il DAS aumenta la velocità di punta della monoposto che viaggia senza sforzi, le gomme si usurano di meno facendo abbassare anche le temperature delle gomme sul dritto. Non solo, viene anche modificata l’altezza da terra della vettura.

I benefici sono evidenti, se non evidentissimi, per cui tutti i team rivali hanno subito iniziato a chiedere conto alla FIA sulla liceità del DAS. La Federazione non ha potuto che acconsentire all’uso del sistema per questo 2020, ma vietandolo sin da ora in vista del prossimo campionato. La Red Bull ha provato più volte a chiederne il “ban” ma, come si è visto nel corso del weekend austriaco, non c’è stato verso: la FIA ha dato il suo “ok” all’utilizzo.

A questo punto il team di Milton Keynes ha annunciato che si sta muovendo a sua volta. Secondo quanto rivelato dal team principal del team, Christian Horner, anche la scuderia anglo-austriaca ha in mano il proprio DAS e sta valutandone il possibile impiego. Sintomo che in questi mesi tecnici ed ingegneri, capeggiati dal sempre formidabile Adrian Newey, non sono stati con le mani in mano e hanno provato a produrre la loro versione. Come ha spiegato il team principal, tuttavia, rimangono da analizzare ancora diversi aspetti, ovvero se i benefici saranno maggiori dei rischi. Dopodiché, nel caso, anche Max Verstappen e Alexander Albon avranno in dotazione il tanto atteso DAS. La Red Bull, quindi, non sta a guardare e agisce con prontezza al primo allungo della Mercedes. Il Mondiale 2020 si potrebbe vincere anche con questi dettagli…

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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