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F1, Ferrari in attesa della versione B della SF1000. Prime due gare in difesa, poi la svolta in Ungheria

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Si dovrà aspettare. Inizia così il percorso iridato della Ferrari in questo Mondiale 2020. La Rossa sarà la stessa di quella vista nei test in questo fine settimana austriaco, l’ha detto ieri il Team Principal Mattia Binotto e l’hanno confermato in conferenza stampa il tedesco Sebastian Vettel e il monegasco Charles Leclerc. SF1000, quindi, non all’altezza della Mercedes e della Red Bull nel doppio round che si terrà sul Red Bull Ring? Sembrerebbe di sì.

Sul tracciato austriaco quindi la Rossa dovrebbe limitare i danni e cogliere le occasioni, puntando magari sul fattore affidabilità, così importante in una stagione serrata come questa. E’ chiaro che non sia il miglior viatico per riprendere l’attività, ma non bisogna neanche illudersi che tutto sia cambiato improvvisamente. Le difficoltà evidenziate nel corso dei test a Barcellona sono tali che, come ammesso dallo stesso Binotto, il progetto non seguire la linea di sviluppo iniziale, ma verterà su altro. Ecco che nei famosi sviluppi preannunciati per l’appuntamento ungherese, tra due settimane, ci si aspetta una Ferrari B.

La nuova “nata” sotto l’insegna del Cavallino Rampante non ha dato delle garanzie in termini prestazionali e l’idea di dare maggior carico aerodinamico non si è poi riflessa in pista, secondo i dati che le prove catalano hanno fornito. Il messaggio quindi della scuderia di Maranello verso i propri tifosi è quello di aspettare e di pazientare. Certo, in un programma così serrato, l’attesa non è un fattore confortante, ma del resto la speranza è quella di rimettersi in carreggiata a Budapest e di lanciare il guanto di sfida alle rivali.

In Austria sarà importante, in questo senso, appurare quale potrebbe essere il distacco dai top team, comprendendo ancor di più il comportamento della macchina e avendo ulteriori informazioni per lavorare in una certa direzione. In questo senso, la Ferrari paga dazio nei confronti della concorrenza in termini di certezze e di sicurezze sul fronte progettuale che in Mercedes e in Red Bull, a quanto pare, hanno.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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