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F1, Ferrari, ormai conviene andare male! Una stagione disastrosa può essere un vantaggio con le nuove regole

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Volendo lanciare una provocazione, per la Ferrari il Gran Premio di Stiria è andato nel migliore dei modi. Sì, perché a questo punto l’ideale sarebbe marcare sempre zero punti sino a fine stagione, in maniera tale da scivolare il più indietro possibile nella classifica costruttori. Tranquilli, non siamo impazziti e, come spiegato, questa è una provocazione. Fino a un certo punto, però. Andiamo a vedere perché.

Ormai è evidente che la SF1000 non potrà lottare per il Mondiale. L’attuale monoposto del Cavallino Rampante vale il centro dello schieramento ed è lontana anni luce sia dalle Mercedes che dalle Red Bull. Alla luce del corrente valore della monoposto, appare difficile che da qui a fine anno sia persino possibile conquistare una singola vittoria. Dunque, se le premesse sono queste e si deve lottare per i piazzamenti, allora tanto vale fare “corsa a perdere”, in maniera tale da avere quanti più team davanti nel Mondiale costruttori.

La ragione è semplice. Dall’anno prossimo entrerà in vigore il “Balance of Performance” voluto da Liberty Media. Questo sistema è stato studiato allo scopo di rimescolare i valori, seguendo il modello del draft negli sport americani. Nel baseball, nel football o nella NBA ogni anno sono le squadre peggiori le prime a poter “pescare” per prime tra i giovani talenti. In questo modo possono assicurarsi le stelle del futuro e, per quanto in difficoltà oggi, hanno l’opportunità di essere grandi protagoniste domani. Per esempio, Michael Jordan ha legato il proprio destino ai Chicago Bulls proprio in questo modo. Il principio introdotto da Liberty Media in Formula 1 sarà il medesimo.

Infatti dal 2021 le ore di lavoro in galleria del vento saranno contingentate per ogni team sulla base della posizione nel Mondiale costruttori 2020. Forfettariamente, il 100% delle ore sarà concesso alla squadra quinta classificata. Risalendo la graduatoria, vi sarà una riduzione del 2,5% sul monte ore per ogni posizione più alta della quinta, mentre scendendo la classifica, il monte ore crescerà del 2,5% per ogni piazza più bassa della quinta. Facciamo un esempio pratico, allo scopo di spiegare la situazione.

La graduatoria del Mondiale costruttori 2020 dopo due Gran Premi recita Mercedes, McLaren, Red Bull, Racing Point, Ferrari, Renault, Alpha Tauri, Alfa Romeo, Williams, Haas.
Ammettiamo, per comodità, che vengano concesse 1000 ore di lavoro alla quinta classificata (che in questo momento è proprio la Ferrari). Seguendo il sistema del Balance of Performance, questo significherebbe che nel 2021 la Mercedes potrebbe trascorrere 900 ore in galleria del vento, la McLaren 925, la Red Bull 950, la Racing Point 975, la Ferrari 1000, la Renault 1025, l’Alpha Tauri 1050, l’Alfa Romeo 1075, La Williams 1100 e la Haas 1125. Insomma, come si può notare la Ferrari avrebbe diritto a lavorare il 10% del tempo in più in galleria del vento rispetto alla Mercedes e il 5% in più rispetto alla Red Bull!

Per questo in apertura si è detto che al Cavallino Rampante converrebbe scivolare indietro in classifica, perché andare male nel 2020 consentirebbe di avere la possibilità di svolgere molto più lavoro di ricerca sull’aerodinamica durante la prossima stagione. Chiaramente si tratta di un’estremizzazione del concetto, ma vista la situazione attuale verrebbe quasi da sperare che la Ferrari raccolga le briciole.

D’altronde, considerato il blasone della Scuderia di Maranello, se non si può lottare per vincere il Mondiale, avrebbe davvero senso dannarsi l’anima per arrivare terzi, se conviene chiudere quinti o sesti? Sarebbe paradossalmente più produttivo concludere nella posizione peggiore possibile, proprio perché in ottica futura ci sarebbe più margine per ricucire il gap nei confronti della Mercedes.

Insomma, cerchiamo di vedere il lato positivo. Se per la Ferrari non arriveranno risultati, potrà comunque essere un bene guardando al domani. Anzi, al dopodomani, perché i benefici potrebbero essere apprezzabili solo dal 2022… Peraltro questo grande aiuto chiamato “Balance of Performance” viene concesso solo sulla ricerca sull’aerodinamica. In tema di motore, invece, non c’è filosofia americana che tenga e bisognerà correre ai ripari in altro modo…

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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