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F1, gli aggiornamenti e le novità della Ferrari per il GP di Gran Bretagna. Nuovo assetto gerarchico e muso modificato?

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Nessuna rivoluzione, ma un cambio di modulo. La Ferrari, nella settimana a motori spenti dopo il negativo GP d’Ungheria, muta il proprio assetto strutturale in vista di quel che sarà il GP di Gran Bretagna (31 luglio-2 agosto).

La scuderia di Maranello ha deciso di riporre in un cassetto la filosofia “orizzontale” di Sergio Marchionne, per puntare su una struttura più gerarchizzata. La scelta dell’ex presidente del Cavallino Rampante (scomparso del 2018) era in funzione di una valorizzazione delle risorse interne, ma con il ruolo di leader ben chiaro e incarnato da lui stesso. Scomparso il manager italo-canadese ed esauritasi la spinta creativa, si è deciso di voltare pagina per ridestare il team dal proprio torpore.

Una catena di comando orizzontale che scompare per affidare ai responsabili di ciascuna area tutte le deleghe necessarie a centrare gli obiettivi. Il Team Principal Mattia Binotto, che resta al suo posto, era stato chiaro nelle ultime esternazioni, riferendosi al metodo di lavoro da rivedere. Detto, fatto e Binotto si augura che in questo organigramma piramidale si possano placare le fratture interne e favorire una maggiore unione di intenti per uscire dalla crisi. Enrico Cardile, che tanti avevano previsto lontano da Maranello, sarà invece a capo di una nuova area, ovvero quella della Performance Development. Un ruolo importante per lui, il cui compito sarà quello di cambiare il corso sotto il profilo dell’aerodinamica della Ferrari. Le altre aree interessate, di fatto, rimangono le medesime: Enrico Gualtieri resta responsabile della Power Unit, Laurent Mekies è il Direttore Sportivo e responsabile delle attività di pista, mentre Simone Resta è confermato a capo dell’area Ingegneria Telaio.

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Il Cavallino, attuale quinta forza del campionato in pista dopo il disastroso appuntamento dell’Hungaroring, spera di invertire il trend. In vista del fine settimana britannico, pista sulla carta molto difficile per la Rossa, ci potrebbero essere aggiornamenti tecnici sulla monoposto? Si è parlato del muso stretto stile Mercedes, ma nulla è certo. Inseguire in un contesto nel quale tante parti essenziali della monoposto sono congelate da regolamento non è assolutamente agevole e il tempo non è amico del team. L’obiettivo dei tecnici è quello di generare maggior carico aerodinamico dal corpo vettura e poter quindi girare con assetti più scarichi e con un’incidenza d’ala inferiore per diminuire l’ormai famoso drag. Vi potrebbero essere anche delle migliorie relative alle pance e alla gestione dei flussi, ma anche in questo caso c’è un punto interrogativo molto grande. La sensazione è che anche la prova a Silverstone sarà molto complessa, visto che il layout richiede molto in termini di efficienza aerodinamica e di motore, aspetti assai critici per la SF1000.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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