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F1, GP Austria 2020: Mercedes e Red Bull con novità e Ferrari con pochi aggiornamenti. La Rossa dovrà rivedere il progetto

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Giornata di prime prove libere quella a cui stiamo assistendo sul circuito del Red Bull Ring, in Austria, sede del primo round del Mondiale 2020 di F1. Un round tanto atteso, dopo la lunga pausa per la pandemia che ha costretto gli organizzatori a cambiare completamente il calendario iridato.

Una pista impegnativa per motori e freni quella situata tra le Alpi, tale da offrire sia curve lente da trazione che rettilinei da elevata velocità. Importanti anche le zone di frenata, tenuto conto della pressione che dovrà essere esercitata sul pedale. Un circuito da medio-basso carico su cui non sarà facile trovare il grip. La domanda è: come si sono presentate le tre grandi a questo fine settimana, riferendoci a Mercedes, Red Bull e Ferrari?

La Stella a tre punte, oltre che sfoderare una nuova colorazione (nera) per onorare la lotta contro il razzismo di cui Lewis Hamilton si è fatto portavoce in queste ultime settimane, ha deciso di modificare aspetti importanti come il diffusore e l’ala posteriore e di portare una versione del motore che non dovrebbe presentare le stesse criticità emerse nel corso dei test a Barcellona (Spagna). Non è una novità questa, ma il DAS ci sarà e non potrà che essere un’arma in più. Da questo punto di vista la scuderia di Milton Keynes (Red Bull) non è stata a guardare. Sul corpo vettura sono presenti degli accorgimenti nella zona centrale e nel retrotreno per rendere ancor più efficace il rendimento in curva della RB16. Upgrade, sia nel caso del team di Brackley che di Red Bull, programmati prima della pandemia che ha costretto a tutti a chiudere prima del tempo le proprie fabbriche.

E la Ferrari? La SF1000 sarà equipaggiata con il nuovo cambio, rivisto dai tecnici di Maranello dal momento che durante le prove catalane si erano registrate delle torsioni della scatola in carbonio. Ferrari ha risolto il problema irrobustendo le aree soggette a torsione attraverso l’aggiunta di nuove pelli in carbonio. Una modifica che dovrebbe rendere meno sottosterzante la monoposto del Cavallino Rampante. Da verificare se la Rossa equipaggerà la spec-2 della Power Unit. Nient’altro? Sì perché, come ammesso da Mattia Binotto, gli aggiornamenti aerodinamici saranno introdotti nel terzo round iridato in Ungheria, tra due settimane. La domanda è: perché i rivali sono arrivati già pronti, mentre il Cavallino non è stato così reattivo? La risposta è semplice: Ferrari ha dovuto rivedere completamente il progetto, viste le problematiche emerse a Barcellona, pertanto portare dei nuovi componenti aerodinamici su una base problematica sarebbe stato, a detta di Binotto e dei tecnici, peggiorare ancor di più la situazione. Indubbiamente, quindi, una partenza in salita.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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