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F1, GP Austria 2020: vince Bottas. Miracolo Leclerc, è secondo! Hamilton fuori dal podio

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Il Mondiale di Formula 1 più atteso di sempre, se non altro per i quasi quattro mesi di ritardo con cui è cominciato, ha finalmente preso il via da Zeltweg. Il Gran Premio d’Austria 2020 non ha deluso le aspettative, poiché è stata una gara frenetica. Ha vinto Valtteri Bottas, davanti a un Charles Leclerc capace di ottenere un miracoloso secondo posto, mentre Lewis Hamilton è rimasto fuori dal podio.

I colpi di scena cominciano ancor prima del via, quando Hamilton viene penalizzato di tre posizioni per non aver rallentato dopo l’uscita di pista di Bottas in qualifica. Il trentacinquenne britannico aveva infatti ottenuto il suo miglior tempo proprio nel momento in cui venivano esposte le bandiere gialle a causa dell’errore del compagno di squadra. L’inglese era inizialmente stato graziato, poiché aveva affermato come vi fosse incongruenza tra le bandiere sventolate dai commissari e gli indicatori luminosi. Tuttavia, un’ora prima della partenza, la Red Bull ha presentato un video in cui si vede inequivocabilmente come anche i pannelli luminosi lampeggiassero di giallo. Dunque, alla luce delle “nuove prove”, Hamilton è stato retrocesso di tre posizioni in griglia, vedendosi costretto a scattare dalla quinta casella e lasciando il suo posto in prima fila a Max Verstappen.

Al via tutto va liscio, senza alcun genere di contatti. Bottas mantiene agilmente la testa, mentre Verstappen, che monta mescola media, deve badare soprattutto a difendersi dall’arrembante Norris. Più indietro Hamilton attacca Albon, ma quest’ultimo gli chiude la porta in faccia. Per quanto riguarda le Ferrari, Leclerc battaglia con Perez, però resta settimo, mentre Vettel scavalca Ricciardo. Ben presto Norris è costretto ad arrendersi sia ad Albon che a Hamilton, scivolando in quinta posizione. A questo punto Bottas comincia a guadagnare costantemente terreno su Verstappen, mentre l’attenzione è focalizzata dal duello per la terza piazza fra Albon e Hamilton. Il britannico ha ragione del thailandese al nono passaggio, effettuando un comodo sorpasso pulito nel rettilineo tra la Remus e lo Schlossgold.

All’11° giro si verifica un clamoroso colpo di scena. La vettura di Verstappen si ammutolisce in pieno rettilineo! L’olandese procede a rilento, vittima di un problema elettronico e, dopo aver arrancato sino ai box, è costretto al ritiro. Così le due Mercedes si trovano padrone assolute della corsa, con Bottas forte di 8” su Hamilton. A questo punto il britannico si getta alla caccia del compagno di squadra e le prime sette posizioni sono cristallizzate (Bottas, Hamilton, Albon, Norris, Perez, Leclerc, Sainz). Al diciottesimo passaggio Ricciardo, che si trova in decima piazza, alza a sua volta bandiera bianca a causa di un problema al motore. Nel frattempo Stroll, ottavo, inizia ad avere noie alla power unit, perdendo progressivamente terreno, ritirandosi poco dopo. Vettel sale all’ottavo posto, mentre entrano in zona punti le due Alpha Tauri. Intanto il braccio di ferro tra Bottas e Hamilton prosegue. L’inglese recupera inesorabilmente sul finlandese, abbattendo il suo distacco.

Al 26° giro però tutti i ritardi vengono azzerati. Magnussen e Ocon sono in lotta per l’undicesima piazza. Il francese attacca il danese, che tenta una folle difesa all’esterno alla Remus Kurve. L’unico risultato è quello di andare lungo, finire in testacoda e piantarsi nella via di fuga, causando così l’ingresso della safety car. Tutti i 16 piloti superstiti ne approfittano per effettuare il cambio gomme, montando le dure, a eccezione di Perez che azzarda le medie. Non cambia nulla nelle prime undici posizioni, chi beneficia maggiormente della situazione è Giovinazzi, che sale al dodicesimo posto.

La safety car lascia la pista alla 31ma tornata. Alla ripartenza Sainz attacca Leclerc sul rettilineo che porta alla Remus, ma il monegasco si difende, accompagnando lo spagnolo verso l’esterno. Vettel tenta di approfittarne, infilandosi all’interno della McLaren, ma è troppo lontano e la manovra è alquanto ambiziosa. Si arriva al contatto. L’iberico prosegue indisturbato, mentre il teutonico finisce in testacoda e scivola al quindicesimo posto. Due giri dopo Perez attacca e sorpassa Norris, guadagnando la quarta piazza. La situazione si cristallizza, i primi dieci sono Bottas, Hamilton, Albon, Perez, Norris, Leclerc, Sainz, Gasly, Kvyat e Ocon. Tutta l’attenzione è focalizzata dal braccio di ferro tra gli alfieri della Mercedes, che viaggiano separati da circa un secondo.

Al 50° giro la safety car fa nuovamente la sua comparsa in pista. Prima Grosjean finisce nella ghiaia, poi Russell rompe la power unit subito dopo la Remus Kurve e parcheggia la sua vettura all’interno dello Schlossgold. Stavolta le Mercedes restano in pista, così come Perez. Si fermano invece Albon, le McLaren, le Ferrari e Kvyat. Tutti montano le medie, eccezion fatta per il thailandese e Vettel, che optano per le morbide, così come Räikkönen. Si dovrebbe ripartire alla cinquantaquattresima tornata, ma appena la vettura di sicurezza si fa da parte, Kimi perde l’anteriore destra (evidentemente mal fissata) all’ultima curva e si ferma in pieno rettilineo. Nuova safety car e nuova tornata di soste. La classifica aggiornata è Bottas, Hamilton, Albon, Perez, Norris, Leclerc, Gasly, Sainz, Ocon, Kvyat, Vettel, Latifi, Giovinazzi. La vettura di sicurezza rientra ai box quando mancano undici giri alla conclusione.

Il finale è a dir poco convulso. Alla ripartenza Albon, che ha le morbide, attacca Hamilton, il quale invece monta le hard, allo Schlossgold. Il thailandese riesce quasi a passare all’esterno, ma la posteriore destra della Red Bull tocca l’anteriore sinistra della Mercedes. Albon finisce in testacoda e sprofonda in coda al gruppo, mentre Hamilton prosegue senza problemi. A otto giri dal termine, Leclerc riesce a sorpassare Norris, guadagnando la quarta posizione. Il monegasco è scatenato e dopo due tornate sopravanza anche Perez, guadagnandosi la terza piazza. Intanto Hamilton viene penalizzato di cinque secondi per il contatto con Albon, ritrovandosi virtualmente quinto.
Perez viene a sua volta penalizzato di cinque secondi per eccesso di velocità ai box, quindi viene infilato con cattiveria da Norris. Albon, ormai nelle retrovie, si ritira, così Kvyat che vede la posteriore sinistra esplodere in pieno rettilineo. In testa Bottas ha ormai vinto, ma si vede pressato da Hamilton, che ha interesse a spingere per salvare quantomeno il terzo posto. Tuttavia, proprio nella tornata conclusiva Norris realizza il giro più veloce in gara e contiene in 4”7 il ritardo dal britannico!

Così vince Valtteri Bottas, che bissa il successo del 2017. Charles Leclerc conquista un secondo posto che ha del miracoloso, mentre Lando Norris festeggia il primo podio della carriera. Hamilton chiude quarto, deluso. Quinto Sainz, sesto Perez, settimo Gasly, ottavo Ocon, nono Giovinazzi e decimo Vettel. L’unico altro pilota al traguardo è Latifi, undicesimo.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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