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F1, GP Stiria 2020: analisi gara. Mercedes in controllo, Ferrari al massimo da 5° posto

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Il Gran Premio di Stiria 2020 di F1 si è concluso da poche ore. Doppietta Mercedes, con Lewis Hamilton davanti a Valtteri Bottas e a Max Verstappen. Andiamo, dunque, ad analizzare squadra per squadra quanto accaduto nella seconda domenica di competizioni a Zeltweg.

MERCEDES – La W11 ha confermato di essere la monoposto migliore del lotto. A meno di cataclismi, a fine stagione la Casa di Stoccarda festeggerà il settimo Mondiale costruttori consecutivo. Oggi Lewis Hamilton ha vinto letteralmente in carrozza, dando l’impressione di spingere solo lo stretto necessario, gestendo poi la situazione a piacimento. Il favorito per il titolo resta lui, con tutto il rispetto per Valtteri Bottas, che oggi è rimasto in ombra rispetto al compagno di squadra. Il finlandese comunque ha saputo ottenere il massimo risultato possibile, ovvero la piazza d’onore, difendendo la leadership in campionato.

RED BULL – Seconda forza in campo, senza se e senza ma, nonché unica alternativa alle Mercedes, almeno se parliamo di Max Verstappen. L’olandese ha disputato una gran gara, cedendo la seconda posizione a Bottas solo in extremis. A Zeltweg, tra domenica scorsa e oggi, è apparso l’unico in grado di mettere davvero in discussione l’egemonia delle devastanti W11. Alfine il terzo posto sta anche un po’ stretto a Max, che ha accarezzato l’idea quantomeno di impedire la doppietta delle monoposto tedesche. Brutta giornata invece per Alexander Albon. D’accordo, non si chiede al thailandese di esprimersi allo stesso livello di Verstappen, ma al tempo stesso non è accettabile vederlo pagare un secondo al giro a parità di vettura. Alfine Albon ha concluso quarto, ottenendo quello che poteva essere l’obiettivo della vigilia. Tuttavia, non ha convinto il modo in cui è arrivato questo piazzamento. Per lui un deciso passo indietro rispetto a sette giorni or sono.

FERRARI – Che disastro, va tutto storto! Di fatto la gara delle Ferrari è durata due curve, il tempo di vedere Charles Leclerc giocare all’autoscontro con Sebastian Vettel. Ha sbagliato il monegasco, come onestamente ammesso dal diretto interessato. Non sapremo mai dove sarebbero arrivate le Rosse senza l’incidente, ma nella migliore delle ipotesi sarebbe comunque stato impossibile andare oltre il quinto posto (volendo proprio essere ottimisti). C’è poco da fare, le Rosse valgono un piazzamento nella parte bassa della zona punti e in condizioni normali non c’è possibilità di lottare per il podio.

MC LAREN – Bilancio agrodolce per il team di Woking. Alla luce delle aspettative della vigilia vedere le proprie vetture concludere in quinta e in nona posizione è sicuramente soddisfacente, tuttavia oggi le MCL35 non hanno convinto. Norris è stato bravissimo a stringere i denti, ad attaccare quando più contava e a essere opportunista per approfittare delle disgrazie altrui. Il suo quinto posto conferma quanto di buono messo in mostra settimana scorsa. Il britannico potrà essere un protagonista della F1 del futuro. Sainz invece esce dalla gara odierna leccandosi le ferite. D’accordo, c’è stato anche l’episodio sfortunato del pit-stop lento che ha condizionato la sua gara, ma il nono posto è ben al di sotto delle speranze generate dalla posizione di partenza e il giro più veloce non fa altro che indorare un’amara pillola.

RACING POINT – Le qualifiche bagnate sono state un vero disastro per le Racing Point, trovatesi ad avere una posizione di partenza pessima. Come prevedibile sull’asciutto le “Mercedes Rosa” hanno dato spettacolo, recuperando prepotentemente terreno. Il sesto posto di Perez e il settimo di Stroll stanno stretti al team di Silverstone. Il messicano ha dimostrato di poter volare con le gomme medie e, francamente, l’impressione è che se non fosse partito diciassettesimo avrebbe potuto concludere tranquillamente in quarta posizione. Stroll conferma di non valere il compagno di squadra, almeno su pista asciutta, ma ha disputato una buona gara. Nel suo caso il settimo posto non è poi così lontano dal suo reale valore attuale.

RENAULT – Come prevedibile, il valore della Renault sull’asciutto è stato inferiore a quello espresso sul bagnato. Anche la strategia alternativa con le gomme per Daniel Ricciardo non ha pagato. Come la settimana scorsa, arriva un “brodino” e nulla più, ovvero qualche punto portato in cascina, stavolta dall’australiano. Continua a preoccupare l’affidabilità, perché anche oggi una delle due vetture si è fermata, impedendo a Ocon di ottenere un piazzamento nei primi dieci.

ALPHA TAURI – Alla luce dell’attuale valore della monoposto, il decimo posto di Daniil Kvyat è un ottimo risultato, poiché quantomeno muove la classifica iridata. Bravo il russo a non sbagliare e a resistere agli attacchi delle Alfa Romeo. Chi può recriminare è Pierre Gasly. La decima piazza avrebbe potuto essere sua, ma l’azzardo di montare gomme hard non ha pagato e ha compromesso la sua prestazione.

ALFA ROMEO – Giustamente la squadra del Biscione ha provato a sparigliare le carte, ritardando il più possibile i pit-stop per approfittare di un’eventuale safety car, che purtroppo non è entrata in pista. L’undicesima piazza di Räikkönen e la quattordicesima di Giovinazzi confermano che in questo weekend il finlandese è stato più competitivo dell’italiano. Risultato dignitoso, considerato il potenziale della vettura.

HAAS – Si vede una piccola luce in fondo al tunnel. In gara le due Haas si sono dimostrate nettamente superiori alle Williams, nonché in grado di tenere testa alle Alfa Romeo. Inoltre sono entrambe riuscite a finire la gara senza intoppi. Alfine non arrivano punti, poiché Magnussen ha chiuso dodicesimo e Grosjean tredicesimo, ma è sicuramente un passo avanti rispetto a domenica scorsa.

WILLIAMS – Un brusco passo indietro. George Russell ha vanificato l’ottima posizione di partenza con un’uscita di pista nelle primissime fasi della gara, quindi si è dovuto accontentare di lottare con Nicolas Latifi per la penultima posizione. Un ritorno al 2019 che non fa certo piacere per il team fondato da Sir Frank.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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