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Formula 1
F1, GP Ungheria 2020, analisi prove libere. Mercedes inattaccabile? La Ferrari respira
Le prove libere del Gran Premio di Ungheria di Formula 1 sono andate in archivio. È stata una giornata particolare, poiché la sessione mattutina si è disputata sull’asciutto, mentre quella pomeridiana si è svolta sotto la pioggia. Situazione che non è escluso possa ripetersi anche nei giorni a venire, poiché le previsioni denotano grande incertezza attorno al meteo. Quali conclusioni possono essere tratte dalla giornata odierna? Partiamo da un presupposto, i team hanno lavorato soprattutto al mattino, mentre hanno limitato al minimo i loro sforzi sul bagnato.
MERCEDES – D’accordo, sappiamo già che si tratta della vettura più competitiva e non bisognerebbe stupirsi di vederla in cima alle classifiche. Tuttavia, la dimostrazione di superiorità data in mattinata è stata abbacinante. Le W11 hanno dato l’impressione di essere pressoché inattaccabili e di godere di un margine sulla concorrenza ancora più ampio di quanto non si sia visto a Spielberg. Peraltro il fatto di aver usato le gomme morbide al principio della sessione, effettuando poi i test con quelle più dure nella seconda parte, lascia intendere che il team di Stoccarda abbia persino voluto nascondere parte del proprio potenziale. Riguardo i valori in campo, con pista asciutta Lewis Hamilton e Valtteri Bottas si sono dimostrati più o meno equivalenti. Sul bagnato, invece, il britannico ha persino evitato di girare, eccezion fatta per un timido tentativo con le intermedie.
GIRI PERCORSI: Bottas 42 (37+5); Hamilton 37 (36+1)
FERRARI – Eppur si muove! Il miglior tempo di Sebastian Vettel nella sessione bagnata è una soddisfazione platonica, anche perché la Ferrari è stato uno dei team che ha girato maggiormente sotto l’acqua. Definiamolo un lampo di classe da parte di un pilota che, comunque la si voglia guardare, in carriera ha vinto 4 Mondiali e più di 50 Gran Premi. La prestazione può essere una bella iniezione di fiducia per il tedesco e per tutto il team, che ha dato qualche timido segnale di risveglio anche sull’asciutto. È vero, il distacco dalle Mercedes è rimasto superiore al secondo, ma per quanto visto nella FP1 la Ferrari può essere considerata inferiore solo alle monoposto di Stoccarda e alle Racing Point. Resta da capire quale sia il vero potenziale della Red Bull e se la McLaren riuscirà a salire di colpi. Sinceramente, viene il sospetto che siano il team di Milton Keynes e quello di Woking ad aver effettuato un passo indietro ed è questa la ragione del miglioramento del Cavallino Rampante. Per questo mirare a qualsiasi obiettivo più ambizioso della zona punti appare quantomeno ottimistico, però se gli altri dovessero davvero essere in difficoltà, si potrebbe approfittarne.
GIRI PERCORSI: Leclerc 39 (29+10); Vettel 38 (26+12)
RED BULL – Sono la grande delusione della giornata odierna. Molti si aspettavano che su un tracciato lento come quello di Budapest, le Red Bull potessero dare filo da torcere alle Mercedes. Invece la situazione è stata opposta, poiché le vetture di Milton Keynes hanno pesantemente pagato dazio. È vero che due settimane fa, a Spielberg, la Red Bull aveva vissuto un venerdì anonimo prima di crescere prepotentemente di colpi, tuttavia stavolta l’impressione è che l’affanno sia reale, come ammesso da Christian Horner e come suggerito dal fatto che le “sorelline minori” dell’Alpha Tauri siano apparse a loro volta meno competitive rispetto al tracciato austriaco. Il problema principale riguarda l’assetto e la capacità di utilizzare al meglio le gomme, pertanto sarà obbligatorio trovare rapidamente la quadra se si vorrà provare a replicare quantomeno le performance austriache.
GIRI PERCORSI: Verstappen 32 (28+4); Albon 31 (28+3)
RACING POINT – Seconda forza in campo, senza se e senza ma, almeno sull’asciutto. In mattinata Sergio Perez e Lance Stroll sono stati gli unici, oltre a Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, ad abbattere il muro dell’1’17”, contenendo così il loro ritardo dalle Mercedes in meno di un secondo. Interessante notare come in condizioni normali il messicano si dimostri sempre più competitivo del canadese, mentre con pista bagnata i valori si invertano. Di sicuro, per quanto visto quest’oggi, in casa Racing Point si farà la danza del sole (o quantomeno del cielo nuvoloso), perché il podio potrebbe davvero essere possibile. Se la pioggia dovesse arrivare a sparigliare nuovamente le carte, di sicuro la futura Aston Martin potrebbe essere tra chi ha maggiormente da perdere.
GIRI PERCORSI: Stroll 41 (35+6); Perez 25 (20+5)
MC LAREN – L’oggetto misterioso della giornata odierna. È vero, sul bagnato Carlos Sainz ha tirato fuori un buon tempo, superando nettamente entrambe le Racing Point, ma sull’asciutto le monoposto di Woking oggi proprio non si sono viste. È vero che anche durante il GP di Stiria hanno viaggiato a “fari spenti” durante le prove libere, quindi non sarebbe sorprendente assistere a un innalzamento di competitività nei prossimi giorni. Quindi, non avranno lasciato il segno, ma non è detto che tutto il weekend prosegua in questo modo.
GIRI PERCORSI: Sainz 38 (32+6); Norris 31 (26+5)
RENAULT – Ormai è conclamato che la Renault giri solo se è strettamente necessario. Infatti nel pomeriggio le due monoposto transalpine sono scese in pista per effettuare esclusivamente un installation lap. In mattinata la Régie ha confermato di essere in linea con la Ferrari, almeno con Daniel Ricciardo, mentre Esteban Ocon è tornato a faticare. Fermo restando che l’impressione è che siano Red Bull e McLaren ad aver effettuato un passo indietro rispetto a Renault e Ferrari, il valore relativo della squadra francese risulterebbe comunque superiore rispetto a Spielberg. Si attendono conferme quando più conterà.
GIRI PERCORSI: Ocon 35 (34+1); Ricciardo 29 (28+1)
ALPHA TAURI – Le difficoltà della Red Bull sono confermate dalla squadra che ne condivide il DNA. Per la verità, la giornata dell’Alpha Tauri è stata davvero negativa, perché non si sono viste buone prestazioni e per di più Gasly ha girato pochissimo a causa di problemi alla power unit. Il francese si è preso la piccola soddisfazione di essere stato il migliore della famiglia dei “bibitari” sul bagnato, ma si tratta di un risultato che lascia letteralmente il tempo che trova.
GIRI PERCORSI: Kvyat 42 (35+7); Gasly 7 (0+7)
HAAS – Il team di matrice americana è uno di quelli che esce maggiormente rinfrancato dalle prove libere odierne. In mattinata sia Kevin Magnussen che Romain Grosjean hanno fatto un deciso passo avanti rispetto all’Austria. Intendiamoci, sono sempre rimasti nella seconda metà della classifica, ma quantomeno sia il danese che il francese hanno realizzato prestazioni velocistiche da centro griglia e non più da retrovie. È già qualcosa. La speranza è di mantenere questo livello di competitività anche nel proseguo del weekend, in maniera tale da poter lottare attivamente per entrare in zona punti in gara.
GIRI PERCORSI: Grosjean 41 (35+6); Magnussen 35 (34+1)
ALFA ROMEO – In mattinata non si è visto granché, le vetture del Biscione hanno perennemente frequentato i bassifondi della classifica. Kimi Räikkönen, dopo aver lasciato il sedile a Robert Kubica nella FP1, è stato il pilota che ha percorso più giri nel pomeriggio. La speranza è chiaramente quella che sul passo gara la situazione migliori, come avvenuto in Austria. Comunque, giornata piuttosto interlocutoria per il team.
GIRI PERCORSI: Giovinazzi 39 (30+9); Kubica 26 (26+0); Räikkönen 16 (0+16).
WILLIAMS – Nicolas Latifi ha avuto il suo momento di gloria nella prima parte della sessione mattutina, quando è sceso in pista con gomme soft e ha stampato il terzo tempo provvisorio dietro solamente alle Mercedes. Scherzi a parte, la Williams sull’asciutto si è dimostrata in linea con l’Alpha Tauri e superiore all’Alfa Romeo. Non male, ma certe prestazioni andranno confermate in qualifica e in gara. Intanto, nella FP1, il canadese si è preso la soddisfazione di realizzare il quindicesimo tempo, facendo meglio del britannico.
GIRI PERCORSI: Latifi 33 (31+2); Russell 31 (29+2)
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paone_francesco[at]yahoo.it
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Foto: La Presse