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F1, i numeri negativi delle qualifiche della Ferrari a Spielberg

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Le qualifiche del GP d’Austria, primo round del Mondiale 2020 di F1, non hanno di certo sorriso alla Ferrari: il settimo e undicesimo posto in griglia di partenza del monegasco Charles Leclerc e del tedesco Sebastian Vettel descrivono le grandi difficoltà del Cavallino Rampante sul Red Bull Ring. La SF1000 paga dazio nei confronti dei rivali e anche della SF90 dell’anno passato, se si vanno a considerare le prestazioni di Leclerc, in pole-position nel 2019 e molto più arretrato quest’anno.

I numeri del time-attack, di fatto, condannano la scuderia di Maranello che si aspettava di soffrire in questo esordio, ma non al punto di vedersi scavalcata da Renault e da McLaren in questa prima apparizione. Le problematiche tecniche sono sottolineate da alcuni dati riportati da Sky Sport:

  • Vettel, ultima eliminazione in Q2: Russia 2014.
  • Ferrari: eliminata in Q2 alla prima gara stagionale per la prima volta dal 2014 (Raikkonen 12° in Q2 in Australia, 11° in griglia per penalità altrui).
  • Ferrari 7ma e 11ma in griglia: peggior inizio di stagione del 2012, quando Alonso fu 12° e Massa 16°.
  • Distacco Ferrari: Leclerc a 0”984 dalla pole, peggior distacco dalla pole alla prima stagionale dal 2015, quando Vettel fu 4° a 1”430 dalla pole.
  • Leclerc: l’anno scorso in pole con 1’03″003, nel 2020 ha girato in 1’03″923 (+0″920).

Questi dati evidenziano, qualora ve ne fosse bisogno, quanto la Rossa abbia sofferto in Austria. Sperare in un colpo di coda in gara, oggi a partire dalle 15.10, è difficile e, magari, una mano potrebbe arrivare dalle problematiche altrui. Ciò non toglie che il passo indietro compiuto sul fronte della velocità non lascia troppo spazio alle interpretazioni e Mattia Binotto e il suo staff dovranno affrontare una scalata particolarmente ripida, resa tale non solo dalla forza degli avversari, ma anche dalla difficoltà di portare aggiornamenti per via di un regolamento tecnico molto stringente. In Ungheria ci saranno degli sviluppi, ma valutando le criticità della Ferrari servirebbe qualcos’altro e con più tempo a disposizione. Vedremo se i numeri, in quel caso, saranno una conferma o smentiranno.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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